Rapimento della Chiesa Perché Non è Ancora Avvenuto - Ipotesi

 -di Renzo Ronca 17-6-25

 Ci sono ancora delle cose da sistemare nella Chiesa ed il Signore chiama i Suoi collaboratori e concludere quello che resta ancora da fare. Penso che questo potrebbe essere uno dei motivi per cui la Chiesa è ancora sulla terra. Prendiamo per esempio il modo di procedere dell’apostolo Paolo coi suoi compagni di missione come Timoteo e Tito: A Tito dice: Tito 1:5 Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare,….   L’apostolo Paolo, sospinto dallo Spirito di Dio, fondava comunità cioè chiese anche tra i non-giudei; immetteva le basi della sua dottrina in Cristo Gesù basate sulla salvezza per fede; poi dove necessario lasciava dei collaboratori con le capacità necessarie per continuare o completare l’opera che aveva iniziato. Paolo aveva scelto dei collaboratori, alcuni dei quali divennero pastori, insegnanti, amministratori, vescovi, ecc. Creta era un territorio particolarmente difficile.  «Sembra che Tito avesse una personalità più forte di quella di Timoteo e possedesse notevoli capacità amministrative» (Dizion. Bibl. GBU). Leggendo la lettera a Tito possiamo intuire che molte di quelle “cose da sistemare” assomigliano a quelle che anche oggi restano da fare, con l’aggiunta di altre nuove ancora più difficili.

Sono convinto che anche oggi il Signore per mezzo dello Spirito Santo, stia chiamando molti fedeli collaboratori che Lui ha scelto, a “sistemare le cose rimanenti” in vari luoghi.

Non importa come noi eravamo prima; tutti eravamo peccatori. Importa come siamo oggi che il Signore ci chiama. Non osserviamo solo il perfezionismo spirituale su noi stessi.  Data la vicinanza degli ultimi tempi è necessario che chi è chiamato non si limiti solo a predicare, ma anche ad organizzare i piccoli gruppi che si stanno formando spontaneamente. Dio non è che chiami solo noi, Egli ha chiamato prima tante anime, tante famiglie, tante piccoli gruppi, che magarti cercano di accamparsi nelle pianure di Dio, uscendo dalla confusione mondana, ma non hanno ancora ben chiaro come convivere nello stesso pensiero. A noi spetta cercare di armonizzare tutto badando ai confini dell’essenziale gradito a Dio, in modo da farci trovare pronti per quando rapirà la Sua Chiesa dal mondo.

Organizzare piccoli gruppi non è fare dei dipendenti della nostra persona, ma riunire i cuori verso la Nuova Nascita ed instaurare il rapoporto personale con il Signore. Se c'è questo riceveremo senza merito lo stesso pensiero da Dio.

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