Chi sono i Santi? (Riflessioni in Pillole)
di Renzo Ronca – 26-5-25
“Perciò anch'io,
avendo udito parlare della vostra fede nel Signore Gesù e del vostro amore per
tutti i santi, non smetto mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie
preghiere,” (Efesini 1:15-16)
Nella Bibbia, la parola "santo"
deriva dal termine ebraico "qadosh" (קודש) o dal greco
"hagios" (ἁγίος), entrambi con il significato
di "separato" o "sacro".
Ebraico
"qadosh":
Deriva dal verbo "qad", che
significa "separare", "mettere da
parte". "Qadosh" indica qualcosa che è stato diviso dal
resto, riservato a Dio.
Greco
"hagios":
Similmente, "hagios" significa "dedicato
a Dio". Anche qui, il concetto di separazione e santità è centrale.
La santità biblica è spesso associata a Dio, che è
definito come "il Santo" per eccellenza, perché è "separato" da tutto ciò
che è mondano, in quanto trascende il mondo terreno.
Il popolo di Dio, è composto da tutti quelli che credono
in Lui e che Lui ha santificato per i meriti di Cristo, perché Dio lo ha separato
dagli altri popoli per un rapporto speciale.
In sostanza, la parola “santo” non è una distinzione che può fare l’uomo o una organizzazione ecclesiastica umana, bensì indica
chi – accogliendo gli insegnamenti di Dio in Cristo - è stato posto da Dio in una sfera speciale,
distinta e distaccata dal mondo.
Pregare "per" i santi significa pregare gli uni per gli altri ed è una buona cosa davanti al Signore.
Pregare direttamente i santi invece, cioè le persone morte, secondo la nostra fede, è un peccato, perché esiste un solo intercessore presso il Padre ed è Gesù Cristo.
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