Riedificare è il Difficile Compito del Cristiano

 -  di Renzo Ronca – 14-5-25

[Prosegue da “Il Tempio nella Prospettiva Escatologica”   https://ritornocristiano.blogspot.com/2025/05/il-tempio-e-la-superiorita-di-cristo.html ]

 "Canun e gli abitanti di Zanoà restaurarono la porta della Valle; la costruirono, vi misero i battenti, le serrature …" (Neemia 3:13)

Quando faccio delle passeggiate per la campagna sono attratto dai casali abbandonati diroccati. Mi fermo osservo con interesse quello che rimane delle fattorie, delle case coloniche o del semplice casaletto del contadino. A volte scatto delle foto e cerco di immaginarmi come doveva essere stata quell’abitazione nel suo momento più bello. Nessuna costruzione è uguale all’altra; quasi sempre hanno architetture semplicissime ma davvero belle ed ingegnose. Se avessi tanti soldi le ricostruirei tutte, ci metterei le persone che non hanno casa, darei loro animali e attrezzi agricoli, e le terre con la vita riprenderebbero a fiorire.

I cristiani chiamati da Dio hanno due compiti: il primo è quello di seminare (evangelizzare), il secondo è quello di riedificare-restaurare, di cui parliamo oggi. 

Parliamo della riedificazione-restaurazione. 

La restaurazione indica parecchie attività: comprende e riprende quello che era già nella base, e su quella ricostruisce e rinnova; in pratica riedifica.

Le anime spesso sono come delle case cadute, ruderi con le mura bucate, senza più finestre, con piante infestanti, sporcizia, dove abitano volpi roditori e altri animali selvatici che trovano rifugio tra le rovine: serpenti che si annidano nelle fessure, lucertole che si arrampicano sulle pareti ormai fragili, e gechi che si muovono furtivi tra gli angoli ombrosi. Ma proprio come una casa può essere restaurata, anche l’anima può essere risanata, riedificata, riportata alla sua bellezza originaria.

Le piante infestanti, i rovi, le radici che formano crepe e gli animali striscianti che invadono i ruderi sono simbolicamente tutti quei depositi maligni che, nel tempo, si sono radicati e hanno quasi trovato stabile dimora dentro le persone che si sono allontanate da Dio. Eppure così come un rudere può essere ripulito, consolidato e riportato alla sua bellezza originaria, anche l’anima può essere liberata da ciò che l’ha resa un luogo abbandonato. È necessario estirpare le radici velenose, scacciare ciò che infesta, ricostruire le mura con pietre solide e restituire luce alle finestre oscurate. Con pazienza e dedizione, la casa torna a essere abitabile, proprio come il cuore può tornare a essere dimora di pace, fede e speranza. Tutto questo è predisposto in noi, ma Colui che veramente gestisce la riedificazione è Dio:    E’ il Signore che “riedifica la casa di Davide caduta” e con Salomone ne fa un tempio bellissimo in cui la Sua Gloria tornerà ad abitare. 

In questo modo ogni persona, sotto la guida dello Spirito Santo, può riedificare il proprio corpo e farne un tempio in cui è presente Dio in Spirito.

L’operaio del Signore inviato a lavorare per restaurare le anime cadute o disperse ha un compito molto difficile, perché il progetto originario, dell’anima, il come era nel concepimento di Dio, è memorizzato nei pensieri di Dio e solo lo Spirito Santo può indicare i lavori di restauro.

Conoscevo un fratello che restaurava motivi veneziani: immaginate la conoscenza storica d’arte, l’esperienza, il buon gusto, il senso artistico, la pratica degli impasti, la pazienza… Il restauro non inventa una cosa nuova, ma cerca di riportare in vita la forma originale con rispetto ed amore. Non ci vuole né troppo né poco colore, ci vuole il giusto colore, la giusta forma. È come prendere in mano una storia rovinata di tanti anni fa e facendola nuova, ridarle la forma originaria, il più possibile vicino a quella che il Creatore Dio aveva concepito a Sua somiglianza.

Noi parliamo spesso a persone che provengono dal cattolicesimo, dall’ortodossia, da chiese protestanti troppo legaliste o tradizionaliste o troppo libere e superficiali… o persone che provenivano comunque da famiglie con "infarinature" cristiane.  Persone che sono come case dai muri enormi, come si costruivano una volta, difficilissimi da abbattere… oppure con squarci nelle pareti, che sono ferite profonde nel cuore… Non possiamo agire come con un bulldozer spianando tutto quello che troviamo per “costruire” un’anima come noi idealmente pensiamo debba essere!

Questo compito di realizzare una “nuova nascita” facendo “morire il vecchio uomo” e portando alla coscienza un “uomo nuovo”, è un intervento talmente potente, graduale e delicato e sublime, che è prerogativa solo di Dio, non nostra. Noi possiamo solo eseguire, servire l’Architetto, fornire aiuti solo dietro un vero suggerimento dello Spirito Santo. Se ascoltiamo e seguiamo i suggerimenti dello Spirito di Dio senza “piegare” o distorcere[1] la Parola di Dio, ci accorgeremo con meraviglia con quanta perfezione, rispetto, bravura e sapienza Egli agirà in un’anima che intende ristabilire, rimettere in piedi. Non la tratterà mai male, la incoraggerà sempre, le darà fiducia, eppure la correggerà fermamente, indicando la giusta via, riempiendola progressivamente di forza e di grazia. 

Così cari amici, chiediamo al Signore che ci aiuti ad essere attenti restauratori delle anime che Dio ci manda rispettando sempre la loro personalità e le loro origini! Il fine è riportare in vita lo splendore che Dio aveva già pensato per loro e che per un qualche motivo si era arrestato.



[1] La manipolazione dell’informazione è una pratica sottile e spesso invisibile. Il termine inglese 'spin doctor' (esperto della torsione) descrive chi altera il significato di parole e concetti per influenzare l’opinione pubblica, proprio come nel baseball o nel tennis o nel calcio, si imprime un effetto alla palla per deviarne la traiettoria. Analogamente, 'distorcere' la Parola di Dio significa modificarne il senso autentico per guidare le coscienze verso fini nascosti.

 

Commenti