Ruolo degli Angeli di Dio negli Ultimi Tempi – Sintesi Biblica n. 19
-di Renzo R. 11-7-25
1.
Riflessione
iniziale - Sebbene sia
prudente evitare eccessive speculazioni filosofiche o spirituali sugli angeli,
è altrettanto vero che, secondo la Scrittura, essi avranno un ruolo sempre più
significativo negli eventi degli ultimi tempi. Per questo, è utile soffermarsi
su alcuni aspetti della loro missione, per essere spiritualmente più preparati
e consapevoli.
2.
Presenza
costante nell’Antico Testamento - L’attività degli angeli sotto il comando di Dio non è una novità. Già
nell’Antico Testamento troviamo numerosi riferimenti alla loro azione come esercito
celeste:
o Il profeta Eliseo mostra al suo servitore
le schiere angeliche che circondano la città: “Non temere, perché
quelli che sono con noi sono più di quelli che sono con loro” (2 Re 6:16–17).
o
Giosuè
incontra il capo dell’esercito del Signore, che gli dice: “Togliti i
sandali dai piedi, perché il luogo dove stai è santo” (Giosuè 5:13–15).
o
Gesù
stesso, nel momento dell’arresto, afferma: “Credi forse che io non possa
pregare il Padre mio, che mi manderebbe in questo istante più di dodici legioni
di angeli?” (Matteo 26:53).
Questi episodi dimostrano che
l’intervento angelico nei momenti cruciali della storia sacra è parte del
disegno divino, non solo nelle battaglie, ma anche negli annunci, nelle rivelazioni
e nella protezione dei giusti.
3. Il giusto atteggiamento verso gli angeli - È fondamentale ricordare che gli angeli non devono essere pregati né adorati. Essi stessi lo affermano con chiarezza. Nell’Apocalisse, quando l’apostolo Giovanni si prostra davanti all’angelo, questi lo ammonisce (Ap.19:10; 22:8-9).
Gli angeli sono servitori fedeli,
potenti e gloriosi, ma sempre sottomessi alla volontà di Dio. Il loro esempio
ci richiama al rispetto, alla sobrietà e alla devozione autentica verso
l’Eterno.
Non abbiamo idea della potenza e della
statura gloriosa di queste creature celesti. Quando il profeta Daniele
riceve la visione, sviene e si ammala per giorni: “Io, Daniele, rimasi
sfinito e mi sentii male per vari giorni” (Daniele 8:27). Anche Giovanni,
nell’Apocalisse, cade come morto davanti alla manifestazione gloriosa
(Apocalisse 1:17). In Apocalisse 10:2-5, un angelo possente appare con un
piede sul mare e uno sulla terra, e giura per Colui che vive nei secoli. In
Apocalisse 18:21, un altro angelo scaraventa nel mare un macigno,
simbolo della rovina di Babilonia. Questi episodi ci ricordano che gli angeli,
soprattutto quelli più vicini a Dio, possiedono capacità immensamente
superiori alle nostre.
Anche nel dialogo con gli uomini, gli
angeli mostrano discernimento e autorità. Quando Zaccaria dubita
dell’annuncio, l’angelo Gabriele lo rimprovera e lo rende muto (Luca 1:18-20);
mentre a Maria, che pone una domanda simile, l’angelo risponde con
pazienza e spiegazione (Luca 1:34-35). Questo ci fa comprendere che gli angeli percepiscono
in profondità i nostri sentimenti, non come Dio che legge i cuori, ma
comunque molto più di noi.
Dal punto di vista biblico, possiamo
identificare i seguenti tipi di angeli:
- Cherubini: Genesi 3:24; Ezechiele 10
- Serafini: Isaia 6:2-6
- Arcangeli: Giuda 1:9 (Michele); 1
Tessalonicesi 4:16
- Angeli del Signore: presenti in molte narrazioni
(Esodo 3:2; Luca 2:9)
- Angeli con compiti specifici: come Gabriele (Daniele 8:16; Luca
1:26) e Michele (Daniele 10:13; Apocalisse 12:7)
Secondo la tradizione ortodossa, vi sono nove
cori angelici, suddivisi in tre gerarchie:
- Prima gerarchia: Serafini, Cherubini,
Troni
- Seconda gerarchia: Dominazioni, Virtù, Potestà
- Terza gerarchia: Principati, Arcangeli,
Angeli
Questa classificazione si basa su testi
patristici e teologici, come quelli di Dionigi l’Areopagita, ma non è
esplicitamente presente nella Bibbia.
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