Il Contesto di Neemia 8:2 Rapportato al Cristianesimo - Parte 3 - Settimo Mese, Cinque Libri, Assemblea, Quelli In Grado di Capire - N. 86
-di Renzo Ronca 25-8-25 [Prosegue da https://ritornocristiano.blogspot.com/2025/08/ripartenza-dal-patto-di-dio-con-il-suo.html ]
"Il primo
giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra portò la legge davanti
all'assemblea, composta di uomini, di donne e di tutti quelli che erano in
grado di capire."
- Settimo mese ebraico: corrisponde a Tishri, che
cade tra settembre e ottobre. È un mese sacro, che include Rosh
Hashanah (Capodanno), Yom Kippur (Giorno dell’Espiazione) e Sukkot
(Festa delle Capanne).
- si riferisce alla Torah scritta,
cioè i primi cinque libri della Bibbia, detti anche Pentateuco.
I cinque libri
della Legge (Torah)
Ecco i cinque libri che Esdra presentò:
Assemblea e Chiesa: confronto terminologico
Assemblea (ebraico:
qahal)
- Il termine usato in Neemia è
probabilmente קָהָל (qahal)**, che significa raduno, comunità
convocata.
- È un termine civico e religioso,
usato per indicare il popolo radunato davanti a Dio, spesso per ascoltare
la Legge o celebrare una festa.
Chiesa (greco: ekklesía)
- In greco, il termine è ἐκκλησία (ekklesía)**,
che significa “chiamata fuori”, cioè assemblea convocata.
- Era usato nel mondo greco per indicare l’assemblea cittadina, ma nel Nuovo Testamento assume il significato di comunità dei credenti in Cristo.
Paralleli e
differenze
La prima parte del versetto di Neemia 8:2
mostra una comunità che si raduna attorno alla Parola, un gesto che
anticipa la funzione della ekklesía cristiana: essere chiamati
insieme per ascoltare, comprendere e vivere la Parola di Dio. Esdra non
legge solo per trasmettere informazioni, ma per formare un popolo
consapevole, proprio come la Chiesa sarà chiamata a fare nel Nuovo
Testamento.
Proseguiamo il versetto: “… il sacerdote Esdra portò la legge davanti
all'assemblea, composta di uomini, di donne e di tutti quelli che erano in
grado di capire.”
1. Una folla
immensa e consapevole
Secondo lo studioso G. A. Getz,
l’assemblea radunata davanti alla Porta delle Acque poteva contare tra le 30.000
e le 50.000 persone. Non si trattava di un piccolo gruppo, ma di una massa
compatta e desiderosa di ascoltare la Parola di Dio. Questo dato ci fa
comprendere la portata storica e spirituale dell’evento: un intero popolo si
raduna per rinnovare il patto con Dio.
2️. Inclusività e
maturità spirituale
La frase “uomini, donne e tutti quelli
che erano in grado di capire” è di una bellezza disarmante. Non c’è
distinzione di sesso, età o status sociale: ciò che conta è la capacità
di comprendere. Questo criterio non è biologico, ma spirituale e
intellettuale. È il segno di una maturità collettiva, dove la fede
non è imposta, ma accolta con consapevolezza.
Il parallelo con il
battesimo evangelico
Sebbene il testo non parli esplicitamente
di battesimo, il principio spirituale è analogo:
- Nel mondo protestante ed evangelico, il battesimo è riservato a coloro
che sono in grado di comprendere, indipendentemente da sesso, età o
condizione.
- È una scelta personale e
consapevole, proprio come quella del popolo di Israele che si raduna
per ascoltare la Legge.
- In entrambi i casi, si tratta di un atto
pubblico di avvicinamento a Dio, che segna un cambiamento di rotta
e una nuova identità spirituale.
Il raduno di Neemia 8 non è solo una
cerimonia: è una svolta per il futuro del popolo. Dopo l’esilio, Israele
si ricostruisce non solo con pietre e mura, ma con la Parola di Dio nel
cuore. Allo stesso modo, il battesimo evangelico non è solo un rito, ma una
dichiarazione di fede, che orienta la vita verso Dio in modo cosciente e
responsabile.
(continua in https://ritornocristiano.blogspot.com/2025/08/neemia-8-la-parola-di-dio-al-centro.html )


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