Quale Morte? “Io Sono la Risurrezione e la Vita” – Al Mattino la Tua Parola – n. 51

 -di Renzo R.      30-7-25

 Giovanni 11:25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se dovesse morire, vivrà. 26 E chiunque vive e crede in me, non morrà mai in eterno. Credi tu questo?».

 In questo mondo in via di corruzione la morte  è diventata un dato di fatto. Usiamo proverbi del tipo “di sicuro c’è solo la morte” e nessuno ricorda che invece il Signore dice l’opposto: : “Io sono la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se dovesse morire, vivrà”. Abbiamo dato troppa importanza alla morte fisica pensando sia la fine di tutto. Per noi che crediamo nel Signore invece la morte fisica non è la fine, perché il nostro è il Signore della vita eterna.

Chissà quante migliaia di anni sono passati da quando eravamo con Dio nell’Eden! Dio era lì, non avevamo bisogno di cercarLo. Da quando abbiamo perso quel paradiso terrestre ci siamo allontanati sempre più dalla Sua presenza sia fisica che spirituale ed abbiamo conosciuto la morte del corpo. Un qualcosa di orrribile che non era nel piano di Dio, e che per questo ci è estranea e ci sconvolge. La morte fisica appartiene a un mondo che si estingue e solo un rimanente potrà essere assorbito dalla vita eterna di Dio. E’ come una grande zattera che va alla deriva inesorabilmente ma da cui puoi ancora salvarti. In questa morte fisica che è dovunque attorno a noi, ecco che dentro al cuore, dentro, c’è invece una identità da riprendere. Sarebbe come una specie di nave immensa che si affianca alla zattera condannata; una nave come una sconfinata arca di Noè, e che è in grado di salvare quei naufraghi dalla morte: le anime che credono nel Signore vi trovano protezione e cibo fino alla fine delle tempeste che si abbattono sulla Terra. Dentro di noi c’è la nostra vera identità in un nuovo “Io” spirituale che torna ad essere quello che aveva concepito Dio. Questa salvezza è per tutti i credenti antichi e moderni. Che importa se alcuni hanno avuto la loro tenda diroccata, cioè se il loro corpo fisico è momentaneamente morto? Questo è un dolore di questo mondo, ma per chi crede nel Signore sa che è solo un passaggio perché l’Arca del Signore contiene la vita eterna: “anche se dovesse morire, vivrà”. Noi siamo nati per vivere vicino a Dio e così avverrà per chi rimane fedele a questa promessa incisa nel nostro spirito da Dio stesso. Adesso più che mai è il momento di ricordare le promesse di vita eterna del Signore Gesù e non lasciarsi spaventare dalle ombre della morte che avvolgono questa terra. Non c’è niente di troppo difficile da fare, è necessario un atto di fede. Sappiamo che questo sistema di cose scomparirà; affrettiamoci allora a salire sull’Arca di Dio. Basta credere nel Signore Gesù, non occorre altro, e lo spirito nostro sarà rivestito dallo Spirito di Dio. In questa trasfigurazione troveremo la nostra configurazione vera, in un modo ed in un corpo glorioso che non conosciamo ancora. Questa è la promessa, coraggio! Non perdiamo la speranza!

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