È possibile una comunione fraterna con comunità che predicano dottrine diverse dalle nostre?

“La mia domanda è: è giusto mettersi da parte riguardo a una comunità che predica su argomenti biblici che non sono corretti? Tipo se una comunità crede che già viviamo nel Millennio o che il RAPIMENTO in realtà è solo una parola non corretta.. Perché per esempio come giustamente hai fatto tu all'inizio hai dichiarato che questo gruppo comunque ha dei fondamenti. E se per esempio un'altra comunità ha una così diversa visione della scrittura, come può esserci condivisione? (….)"

In effetti in quei casi non potrà esserci condivisione. Ho trovato nel corso di anni una infinità di pensieri e di dottrine diverse. All’inizio accettavo il dialogo, però finiva sempre male, cioè con polemiche scritturali a non finire; passavano i mesi e gli anni e tutti rimanevamo come prima. Non serviva a niente se non a dare cattivo esempio. 

Allora io (evidenzio che parlo di scelte mie personali) ho deciso di non mettermi più a fare diatribe semi-teologiche. Il nostro compito missionario a cui siamo chiamati ritengo sia abbastanza chiaro: prepararci al rapimento della Chiesa. Se uno non crede a priori al rapimento o non crede al ritorno del Signore o peggio nemmeno al millennio, che parliamo a fare? La nostra missione non consiste nel discutere con chi è già convinto di cose diverse, che non intende cambiare, e che anzi vorrebbe cambiare noi.

L’apostolo Paolo di fronte a cose di questo genere si stancò e se ne andò da loro lasciandoli stare:

"Paolo e Barnaba allora, con franchezza, dissero: 'Era necessario che a voi per primi fosse annunciata la parola di Dio. Ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco, noi ci rivolgiamo ai pagani.'" (Atti 13:46) 

"Quando poi Sila e Timoteo furono venuti dalla Macedonia, Paolo si dedicava tutto alla predicazione, testimoniando ai Giudei che Gesù era il Cristo. Ma, contrastando essi e  bestemmiando, egli scosse le sue vesti e disse loro: 'Il vostro sangue ricada sul vostro capo; io ne sono netto; da ora in poi andrò dai Gentili.'" (Atti 18:5-6)

E poi anche in 2 Timoteo 2:14 Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti al Signore a non fare vane dispute di parole che non giovano a nulla, ma sono deleterie per coloro che ascoltano. 15 Studiati di presentare te stesso approvato davanti a Dio, operaio che non ha da vergognarsi, che esponga rettamente la parola della verità. 16 Ma evita i discorsi vani e profani, perché fanno progredire nell'empietà; 17 e la parola di questi andrà rodendo come la cancrena; fra costoro sono Imeneo e Fileto, 18 i quali si sono sviati dalla verità, dicendo che la risurrezione è già avvenuta, e sovvertono la fede di alcuni. 19 Tuttavia il saldo fondamento di Dio rimane fermo, avendo questo sigillo: «Il Signore conosce quelli che sono suoi», e: «Si ritragga dall'iniquità chiunque nomina il nome di Cristo».

Le sterili contese tra fazioni opposte, che sanno tanto di tifo calcistico, denotano spesso una presa di posizione basata sull'orgoglio e non sull'umiltà, pensando di essere già nella posizione giusta. Se entriamo in contesa, rischiamo di usare la Parola di Dio come strumento di scontro, mentre Gesù stesso ci insegna che a volte è meglio rimanere in silenzio.

Ognuno stia in coscienza a ciò che abbiamo compreso della Scrittura. Ciò che importa è aver compreso e seguire con costanza, coerenza e umiltà la strada che il Signore, per mezzo del suo Santo Spirito, ci ha indicato e ci dona pace. Dopotutto non dipende da noi la salvezza di un'anima. Noi possiamo mettere un piccolo seme, ma poi serve sempre Colui che lo annaffia e solo Dio sa il tempo in cui il seme fiorisce.

Quindi, in pratica, se troviamo una certa durezza di cuore, allora fermiamoci; non proseguiamo oltre. Le profezie bibliche sono troppo preziose ed importanti in questi tempi confusi e non vanno sprecate con chi fa sempre questioni sulle virgole o peggio pensando che non ci sarà nemmeno il rapimento o il millennio. Ognuno segua ciò che vuole. Noi proseguiamo con la coscienza illuminata dallo Spirito Santo, nei punti essenziali, perché i tempi sono particolari e non dobbiamo deviare o fermarci con chi pensa di essere già “giusto”. Occupiamoci di chi invece cerca umilmente il Signore e vuole conoscere di più sugli ultimi tempi.

di R.R. (con contributi di Luca Calisti, Antonietta e Mirella)

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