Comprensione Profezie e del Periodo di Tribolazione Prima del Rapimento della Chiesa (studio)
di Renzo Ronca 28-5-25
Comprensione Delle
Profezie
Evitiamo la “santificazione-fai-da-te”; tutti
abbiamo bisogno di aiuto per capire gli insegnamenti di Dio: pastori, dottori,
anziani, fratelli, testi di studio… Questo non significa ovviamente che
dobbiamo accettare tutto senza pensare, ma come dice in 1 Tessalonicesi
5:21 "Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono".
Il Signore non inizia un’opera immensa
come quella della redenzione dell’uomo senza dare all’uomo la possibilità di
capirla. Egli vuole che l’uomo capisca.[1] Capire è la base essenziale della libertà e
la libertà che dona il Signore serve a fare una libera scelta.[2] Gli aiuti di Dio arrivano sempre, persino nei
luoghi deserti: al funzionario della regina Candace che leggeva Isaia in una strada deserta, fu
inviato Filippo, mentre il funzionario diceva: “come posso capire, se
nessuno mi guida?” Atti 8:26-40. [3]
Ma soprattutto a noi cristiani il Signore ha dato lo Spirito Santo che è accanto a noi sempre per coordinare gli insegnamenti interiori nel cuore, ed esteriori che ascoltiamo e leggiamo.[4]
La Rivelazione Graduale
Divina e la Crescita Spirituale Dell'uomo
Da come capisco, ritengo che Dio “abiti”
in una dimensione superiore alla linearità del nostro tempo terreno. Le
profezie che ci ha comunicato con la Bibbia sono il suo modo di aprire una
finestra su un tempo “più ampio” del nostro, rivelando quello che per l'uomo
terreno è il futuro. Il futuro è all'uomo nascosto, ma pre-consciuto da Dio.
Ora Dio lo rivela gradatamente perché l'uomo si santifica lentamente, essendosi
molto allontanato da Dio che è “santo”. Più l’uomo si avvicina al Signore, cioè
cresce nel cammino cristiano, e più lo spirito dell'uomo entra in sintonia con
lo Spirito di Dio. Questo significa che potrà accedere nel tramite dello
Spirito Santo ai pensieri di Dio e alla Sua sapienza. Significa inoltre che la
comprensione delle profezie sarà graduale: prima la vedrà in forma abbozzata
(AT), poi sempre più nitida leggendo e meditando la Scrittura, come dice in Daniele
12:4, 9-10, dove Dio dice a Daniele di sigillare il libro fino al tempo
della fine, e che molti lo studieranno e la conoscenza aumenterà.
Inoltre, il versetto sottolinea che i savi[5] capiranno, mentre
gli empi[6] non comprenderanno.
Questo riflette l'idea che la comprensione delle profezie è progressiva e legata alla crescita spirituale. Man mano che l'uomo si avvicina a Dio e si lascia guidare dallo Spirito Santo, la sua capacità di discernere le verità divine aumenta. Questo è in linea con altri versetti che parlano della rivelazione graduale di Dio, come Proverbi 4:18 "Il sentiero dei giusti è come la luce dell’aurora, che risplende sempre più chiara fino al giorno perfetto" e Giovanni 16:13, dove Gesù promette che lo Spirito di verità guiderà i credenti in tutta la verità.
Periodo di Tribolazione PRIMA del Rapimento della Chiesa
Se abbiamo seguito questi princìpi, possiamo adesso arrivare a elaborare dottrine più complesse come il rapimento della Chiesa prima della tribolazione.
Il
Pretribolazionismo
Il pretribolazionismo è una dottrina escatologica che sostiene che il rapimento della Chiesa avverrà prima della Grande Tribolazione, evitando così ai credenti di vivere quel periodo di giudizio e sofferenza; di conseguenza ritiene che il rapimento della Chiesa e il ritorno di Gesù per il millennio siano due eventi separati, distinti. Anche se vi sono diverse dottrine sul rapimento della Chiesa, come vedremo, ritengo che il pretribolazionismo rappresenti l'interpretazione più moderna e soddisfacente le Scritture. Non è dimostrabile in modo assoluto, ma sembra essere quella linea dottrinale che la maggioranza degli studiosi cristiani evangelici stanno seguendo.
Questa interpretazione è considerata moderna,
poiché ha preso forma in modo sistematico nel XIX secolo, grazie agli studi di John
Nelson Darby, un teologo dei Plymouth Brethren. Alcuni studiosi hanno
trovato riferimenti simili anche in scritti più antichi.[7]
Il pretribolazionismo si basa su versetti
come:
- 1 Tessalonicesi 4:16-17 – "Poi noi viventi, che
saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a
incontrare il Signore nell’aria." Da cui si comprende come il
rapimento dei credenti, venga interpretato dai pretribolazionisti come un
evento separato dal ritorno visibile di Cristo
- 1 Corinzi 15:52 – "In un momento, in un
batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba." La trasformazione
dei credenti "in un batter d'occhio", è vista come
un'indicazione del rapimento imminente.
- Apocalisse 3:10 – "Poiché hai custodito la parola della mia perseveranza, anch’io ti custodirò dall’ora della prova che sta per venire." Viene interpretato come una promessa di protezione dalla Tribolazione.
- Giovanni 14:2-3 – 2 Nella
casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che
io vado a prepararvi un luogo? 3 Quando sarò andato e vi
avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché
dove sono io, siate anche voi;”
Gesù promette di preparare un luogo per i credenti e di tornare per
portarli con sé, collegato al rapimento pretribolazionista.
- Daniele 9:24-27 “24 Settanta
settimane sono state fissate riguardo al tuo popolo e alla tua santa
città, per far cessare la perversità, per mettere fine al peccato, per
espiare l'iniquità e stabilire una giustizia eterna, per sigillare visione
e profezia e per ungere il luogo santissimo. 25 Sappi
dunque e comprendi bene: dal momento in cui è uscito l'ordine di
restaurare e ricostruire Gerusalemme fino all'apparire di un unto, di un
capo, ci saranno sette settimane e sessantadue settimane; essa sarà
restaurata e ricostruita, piazza e mura, ma in tempi angosciosi. 26 Dopo
le sessantadue settimane un unto sarà soppresso, nessuno sarà per lui. Il
popolo d'un capo che verrà distruggerà la città e il santuario; la sua
fine verrà come un'inondazione ed è decretato che vi saranno devastazioni
sino alla fine della guerra. 27 Egli stabilirà un patto
con molti, per una settimana; in mezzo alla settimana farà cessare
sacrificio e offerta; sulle ali delle abominazioni verrà un devastatore.
Il devastatore commetterà le cose più abominevoli, finché la completa
distruzione, che è decretata, non piombi sul devastatore"». – La
profezia delle settanta settimane viene interpretata come un'indicazione
della separazione tra la Chiesa e Israele, con il rapimento che precede la
Tribolazione.
Ma in questo passo profetico di Daniele, dove
esattamente si capisce che ' La profezia delle settanta settimane è come
un'indicazione della separazione tra la Chiesa e Israele, con il rapimento che
precede la Tribolazione?’ Occorre sempre un minimo di studio:
La connessione tra Daniele 9:24-27
e la separazione tra la Chiesa e Israele con un rapimento pre-tribolazione
deriva dall'interpretazione escatologica di molti studiosi evangelici. Ecco i
punti principali che supportano questa prospettiva:
1.
Le
"Settanta settimane" riguardano Israele Il versetto Daniele 9:24 afferma
chiaramente che le settanta settimane sono determinate “riguardo al tuo
popolo e alla tua santa città”, riferendosi a Israele e Gerusalemme.
Questo fa pensare che il periodo della Tribolazione, che è l'ultima
"settimana" (gli ultimi sette anni), sia un tempo specificamente
rivolto a Israele per la sua purificazione e riconciliazione con Dio, piuttosto
che alla Chiesa, che è già giustificata attraverso Cristo.
2.
L'interruzione
tra la 69ª e la 70ª settimana Il versetto Daniele 9:26 descrive la morte dell’“unto”
(interpretato come il Messia, Gesù Cristo) e la distruzione di Gerusalemme da
parte del popolo di un capo che verrà (identificato con l’Impero Romano).
Questa distruzione storicamente avvenne nel 70 d.C., e molti studiosi
vedono qui una pausa tra la 69ª settimana e la 70ª settimana della profezia,
con la 70ª settimana ancora futura. Questo periodo di pausa sarebbe l’età
della Chiesa, che non è menzionata direttamente nella profezia ma viene
vista come un intervallo tra la prima venuta di Cristo e la futura Tribolazione.
3.
La 70ª
settimana e la Tribolazione Il
versetto Daniele 9:27 descrive l’ultima settimana, durante la quale il
futuro leader (spesso identificato come l’Anticristo) stabilirà un patto
con molti per sette anni e poi interromperà il sacrificio a metà del periodo.
Questa è vista come la Grande Tribolazione, e secondo la prospettiva
pre-tribolazionista, la Chiesa sarà rapita prima dell’inizio di questa
ultima settimana.
4.
La
distinzione tra Chiesa e Israele Poiché la profezia si concentra esclusivamente su Israele, alcuni
studiosi concludono che la Chiesa non sia coinvolta in questa sequenza di
eventi, poiché appartiene a una "dispensazione" differente—la Chiesa
sarebbe rapita prima che Dio riprenda il Suo piano con Israele durante la 70ª
settimana.
In sintesi, l’interpretazione del rapimento pre-tribolazione si basa su questa separazione tra l’età della Chiesa e il periodo della Tribolazione destinato a Israele.
Oggi, il pretribolazionismo è una delle interpretazioni più diffuse tra gli evangelici, soprattutto tra i dispensazionalisti[8], che vedono il rapimento come un evento separato dal ritorno di Cristo.
Le altre dottrine
sul rapimento
Ecco una sintesi delle principali
prospettive evangeliche sul tribolazionismo:
- Pretribolazionismo: Questa posizione sostiene che il
rapimento della Chiesa avverrà prima della Grande Tribolazione. I
credenti saranno portati via e non dovranno affrontare le persecuzioni
dell'Anticristo.
- Midtribolazionismo ("Mid-Tribulation Rapture"):
Secondo questa visione, il rapimento avverrà a metà della Grande
Tribolazione, ovvero dopo i primi tre anni e mezzo. La Chiesa sperimenterà
parte delle difficoltà ma sarà risparmiata dalla fase più intensa.
- Posttribolazionismo: Qui si crede che il rapimento
avverrà alla fine della Grande Tribolazione, poco prima del ritorno
fisico di Gesù Cristo. La Chiesa attraverserà l'intero periodo di
tribolazione e sarà testimone degli eventi apocalittici.
- Rapimento "prima dell'ira di
Dio":
Questa posizione è simile al midtribolazionismo, ma enfatizza che il
rapimento avverrà prima che Dio riversi la sua ira sulla terra. La
Chiesa potrebbe affrontare alcune difficoltà, ma sarà risparmiata dal giudizio
divino.
Queste dottrine sono oggetto di dibattito tra gli studiosi evangelici e hanno implicazioni significative sulla comprensione della profezia biblica e della fine dei tempi.
Rischi di divisioni
ma deve prevalere l’unità
Le diverse interpretazioni del
tribolazionismo, per noi evangelici, rischiano di essere fonte di divisioni
profonde e talvolta dannose. Non so se sia possibile trovare un punto di
armonizzazione tra queste posizioni, forse no. Tuttavia, è già significativo
che siamo giunti a individuare il periodo della tribolazione, cosa che molte
chiese nemmeno considerano. In questo tempo, più che soffermarci sulle
divergenze, dovremmo cercare di essere pragmatici e, comunque, prepararci al rapimento
della Chiesa, che può avvenire in qualsiasi momento e senza preavviso, come
insegna la parabola delle dieci vergini.
Infatti, come è scritto in Matteo 25:6,
'Nel mezzo della notte si levò un grido: "Ecco lo sposo, uscitegli
incontro!"', segno che il suo arrivo sarà improvviso e richiederà una
preparazione costante. Inoltre, come riportato in 1 Tessalonicesi 4: 15” Poiché
questo vi diciamo mediante la parola del Signore: che noi viventi, i quali
saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono
addormentati; 16 perché il Signore stesso, con un ordine, con
voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima
risusciteranno i morti in Cristo; 17 poi noi viventi, che
saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il
Signore nell'aria; e così saremo sempre con il Signore” a conferma che ci sarà un segnale
inequivocabile che tutti riconosceremo.
C’è il rischio di essere troppo rilassati o troppo ansiosi, ma ciò che conta è restare vigili, come se dovesse avvenire domani, seguendo l’esempio dei primi cristiani che pronunciavano "Maranatà" senza nemmeno distinguere chiaramente le dinamiche degli eventi. Sono certo che, quando sarà il momento, ci sarà un avviso potente che tutti noi credenti capiremo.
Approfondimento di alcuni punti a favore del rapimento pretribolazionista (Riassunto di uno parte dello studio letto in pergrazia.com)
1 Israele
e la Tribolazione La Scrittura indica che la Tribolazione è un periodo che
riguarda principalmente Israele e non la Chiesa (Geremia 30:7; Daniele 9:24).
La comunità dei credenti, essendo la Sposa di Cristo, è già stata purificata
attraverso il sacrificio redentivo di Gesù. La Tribolazione avrà lo scopo di
portare Israele al ravvedimento e alla piena accettazione del Regno Messianico,
realizzando così le promesse profetiche.[9]
2 Il
silenzio sulla Chiesa Dal capitolo 4 fino al capitolo 22 dell’Apocalisse,
la Chiesa non viene più menzionata. Nei primi quattro capitoli appare
ripetutamente (ben diciannove volte), ma poi scompare. Persino l’espressione "Chi
ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese", che compare
più volte nei primi capitoli, in Apocalisse 13:9 è riportata senza alcun
riferimento alla Chiesa, suggerendo che essa non sia più sulla terra in quel
periodo.
3 Il
rapimento e il concetto di imminenza Il rapimento della Chiesa prima della
Tribolazione è coerente con i principi biblici di imminenza (1 Corinzi 15:51; 1
Tessalonicesi 4:5) e conforto (1 Tessalonicesi 4:18). Le altre prospettive non
soddisfano pienamente queste caratteristiche essenziali, poiché implicano
l'attesa di eventi predeterminati prima del ritorno di Cristo.
4 L'esenzione
promessa alla Chiesa La Bibbia promette che i credenti saranno risparmiati
dall’ora della prova destinata agli abitanti della terra (1 Tessalonicesi 1:10;
5:9; Romani 5:9; Apocalisse 3:10). Il rapimento prima della Tribolazione è
l'unico scenario che realizza pienamente questa esenzione promessa.
5 Il
trattenitore e la venuta dell’Anticristo In 2 Tessalonicesi 2:6-7 si
afferma che l’Anticristo non potrà manifestarsi finché non avvenga la dipartita
e finché colui che lo trattiene non venga rimosso. Questa figura del
"Trattenitore" viene spesso identificata con lo Spirito Santo, che
abita nei credenti (Romani 8:9; Giovanni 14:16). Il suo allontanamento dalla
terra coinciderebbe con il rapimento della Chiesa, permettendo la
manifestazione del male su scala globale.
6 I
24 anziani e la Chiesa I ventiquattro anziani descritti in Apocalisse 4
appaiono nei cieli prima dell'inizio della Tribolazione. Molti studiosi
ritengono che rappresentino la Chiesa glorificata, poiché non possono essere
angeli (che non siedono sui troni) né Israele. Inoltre, il loro ruolo
sacerdotale e il canto di redenzione (Apocalisse 5:9-10) si allineano
perfettamente con la descrizione dei credenti.[10]
7 Dio
non giudica i giusti con gli ingiusti La Bibbia mostra più volte che il
Signore distingue tra giusti e ingiusti (Genesi 18:25). Pietro scrive: "Il
Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per il giorno
del giudizio" (2 Pietro 2:4-10). L’episodio di Lot è un chiaro
esempio: il giudizio su Sodoma e Gomorra non iniziò finché egli non fu tratto
in salvo (Genesi 19:22). Questo principio si applica anche alla promessa di
esenzione fatta alla Chiesa (1 Tessalonicesi 1:10; 5:9; Romani 5:9; Apocalisse
3:10).
[1] Amos
3:7, dove si legge: "Poiché il Signore, DIO, non fa nulla senza
rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti."
Genesi 18:17 – Dio
dice: "Nasconderò ad Abramo ciò che faccio?", mostrando che
Egli rivela i Suoi piani ai Suoi amici.
Salmi 25:14 – "Il
segreto del Signore è rivelato a quelli che lo temono, ed egli farà loro
conoscere il suo patto."
Giovanni 15:15 – Gesù dice ai suoi discepoli: "Io vi ho chiamati amici, perché vi ho fatto conoscere tutto quello che ho udito dal Padre."
[2]
La Bibbia parla spesso del libero arbitrio e della libertà che Dio ha
dato all'uomo per scegliere il proprio cammino. Ecco alcuni riferimenti:
·
Deuteronomio 30:19 – "Io prendo
oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra: io ho posto davanti a te la
vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita,
affinché tu viva, tu e la tua discendenza."
·
Giosuè 24:15 – "Se vi sembra
sbagliato servire il Signore, scegliete oggi chi volete servire; se gli dèi che
i vostri padri hanno servito oltre il fiume, o gli dèi degli Amorei nel cui
paese abitate; quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore."
·
Siracide 15:14 – "Dio creò l’uomo
e lo lasciò in balia del suo proprio volere."
·
Galati 5:13 – "Voi infatti,
fratelli, siete stati chiamati a libertà; solo non fate della libertà
un’occasione per vivere secondo la carne, ma servitevi l’un l’altro per mezzo
dell’amore."
·
Giovanni 8:32 – "Conoscerete la
verità, e la verità vi farà liberi."
Questi versetti mostrano chiaramente che Dio desidera che l'uomo sia libero di scegliere, ma anche che usi questa libertà con saggezza e responsabilità
[3] Atti 8:26-40 26Un angelo del Signore parlò così a Filippo: 'Àlzati, e va' verso sud, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza: è una strada deserta'. 27Filippo si alzò e si mise in cammino. Tutto a un tratto incontrò un Etiope: era un eunuco, un funzionario di Candace, regina dell'Etiopia, amministratore di tutti i suoi tesori. Era venuto a Gerusalemme per adorare Dio 28e ora ritornava nella sua patria. Seduto sul suo carro, egli stava leggendo una delle profezie di Isaia. 29Allora lo Spirito di Dio disse a Filippo: 'Va' avanti e raggiungi quel carro'. 30Filippo gli corse vicino e sentì che quell'uomo stava leggendo un brano del profeta Isaia. Gli disse: 'Capisci quello che leggi?'. 31Ma quello rispose: 'Come posso capire se nessuno me lo spiega?'. Poi invitò Filippo a salire sul carro e a sedersi accanto a lui. 32Il brano della Bibbia che stava leggendo era questo: Come una pecora fu condotto al macello, e come un agnello che tace dinanzi a chi lo tosa, così egli non aprì bocca. 33È stato umiliato ma ottenne giustizia. Non potrà avere discendenti, perché con violenza gli è stata tolta la vita. 34Rivoltosi a Filippo l'eunuco disse: 'Dimmi, per piacere: queste cose il profeta di chi le dice. di se stesso o di un altro?'. 35Allora Filippo prese la parola e cominciando da questo brano della Bibbia gli annunziò che era Gesù. 36-37Lungo la via arrivarono a un luogo dove c'era acqua e l'Etiope disse: 'Ecco, qui c'è dell'acqua! Che cosa mi impedisce di essere battezzato?'. 38Allora l'eunuco fece fermare il carro: Filippo e l'eunuco discesero insieme nell'acqua e Filippo lo battezzò. 39Quando risalirono dall'acqua, lo Spirito del Signore portò via Filippo, e l'eunuco non lo vide più. Tuttavia egli continuò il suo viaggio, pieno di gioia. 40Filippo poi si trovò presso la città di Azoto; da quella città fino a Cesarèa egli predicava a tutti. (Vers. TILC)
[4] La
Bibbia parla chiaramente del ruolo dello Spirito Santo come Consolatore,
Maestro e Guida nella verità.
·
Giovanni 14:16-17 – "Ed io
pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore, che rimanga con voi per
sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo
vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perché dimora con voi e sarà in
voi."
·
Giovanni 14:26 – "Ma il
Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà
ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto."
·
Giovanni 15:26 – "Ma quando sarà
venuto il Consolatore che io vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della
verità che procede dal Padre, egli testimonierà di me."
·
Giovanni 16:13-14 – "Ma quando
verrà lui, lo Spirito di verità, egli vi guiderà in ogni verità, perché non
parlerà da sé stesso, ma dirà tutte le cose che ha udito e vi annunzierà le
cose a venire. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve lo
annunzierà."
·
Atti 2:3-4 – "Apparvero loro
delle lingue come di fuoco che si dividevano e se ne posò una su ciascuno di
loro. Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre
lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi."
[5] Nella
frase della Bibbia "chi è savio capirà", "savio" (in
italiano anche "saggio") si riferisce a chi ha una profonda
comprensione, una capacità di giudizio superiore e una saggezza
spirituale. Non è solo una persona colta, ma chi ha l'abilità di
comprendere i significati più profondi e le verità divine.
Elaborazione:
·
Sapienza Biblica:
In contesto biblico, la
sapienza non è semplicemente conoscenza accademica, ma piuttosto una capacità
di discernimento che deriva da Dio. Comprende la capacità di comprendere la
volontà di Dio, di vivere una vita in accordo con i suoi comandamenti e di
interpretare gli eventi della storia in modo più ampio.
·
Comprenderle Parola:
La sapienza biblica
permette di comprendere la parola di Dio, non solo in modo intellettuale, ma
anche spirituale e pratico. Chi è savio è capace di riconoscere il
significato profondo dei messaggi e di applicarli alla propria vita.
·
Discernimento:
La sapienza biblica è
legata al discernimento, cioè la capacità di distinguere il bene dal male, il
giusto dall'ingiusto, la verità dall'errore. Chi è savio è capace di
scegliere le azioni migliori in base alla volontà di Dio.
·
Stile di vita:
La saggezza biblica non è
solo una caratteristica intellettuale, ma anche una caratteristica
comportamentale. Chi è saggio è colui che vive una vita in accordo con i
principi della fede, che si comporta con umiltà, pazienza e carità.
·
Significato nella Bibbia:
La figura di Daniele, a cui si riferisce la frase citata, è un esempio di sapienza biblica. Daniele, nonostante le difficoltà e i pericoli, dimostra una profonda fede in Dio, una capacità di discernimento e una saggezza che lo aiutano a interpretare i segni del tempo e a vivere in modo coerente con i principi della fede.
[6] Nella
Bibbia, la frase "gli empi non capiranno" (o
equivalenti) si riferisce a persone che, secondo la visione biblica, sono
caratterizzate da una mancanza di rispetto per Dio, una disobbedienza alle sue
leggi e un atteggiamento spesso scorretto verso il prossimo. Non è
semplicemente una mancanza di conoscenza, ma una scelta di vivere in contrasto
con Dio e con il suo progetto per l'umanità.
Definizione di
"empio":
·
Mancanza di pietà religiosa, sacrilego:
Un empi è colui che non
tiene conto della religione, che la disprezza o ne fa un uso sacrilego.
·
Chi non si preoccupa di Dio:
L'empio è colui che non
riconosce la presenza e l'autorità di Dio nella sua vita.
·
Chi vive in contrasto con la volontà di Dio:
L'empio è colui che non
segue i comandamenti di Dio, che si comporta in modo disprezzabile e che non
rispetta la sua legge.
·
Chi non è giusto:
L'empio è spesso associato all'ingiustizia,
all'oppressione e al comportamento scorretto verso il prossimo.
In Daniele:
La Bibbia, e in particolare
il libro di Daniele, spesso usa questo termine per descrivere i governanti, i
popoli o le persone che si allontanano dalla fede in Dio, seguendo invece il
loro proprio egoismo e i propri interessi.
In sintesi, "empio" non significa semplicemente "ignorante" o "non credente", ma indica una persona che ha fatto una scelta consapevole di vivere in contrasto con Dio e con la sua volontà, spesso in modo attivo e con una certa arroganza.
[7] Come il Sermone sugli Ultimi Tempi di Pseudo-Efrem (IV-VI secolo), che menziona il raduno dei santi prima della tribolazione.
[8]
Dispensazionalismo: in futuro cercheremo di vederlo più in dettaglio.
[9]
Riferendomi alla prima affermazione nel testo originale piuttosto categorica:
“La Tribolazione riguarda Israele e non la Chiesa”, da quanto comprendo dai
miei studi, questa suddivisione —e in particolare l'uso della parola 'Israele'—
potrebbe essere meglio spiegata per evitare il rischio di rigidità e
dogmatismo.
·
Territorio: È condivisibile l’idea che
Israele sia un punto centrale in cui si manifestano molte delle tribolazioni.
Tuttavia, come nell’epicentro di un terremoto, le scosse si propagano anche
nelle zone circostanti con intensità decrescente. Così potrebbe accadere per
alcuni giudizi apocalittici, i cui effetti potrebbero estendersi ben oltre i
confini israeliani.
·
Giudei in Israele: Attualmente, in
Israele non vi sono solo giudei tradizionali che hanno rifiutato Gesù, ma anche
piccole minoranze di giudei messianici che riconoscono in Lui il Cristo, il
Messia. Se questi giudei messianici seguono Gesù come Signore e Dio (e solo Dio
conosce i pensieri dei loro cuori), allora sarebbe errato generalizzare.
·
Diaspora giudaica: Se le piaghe
apocalittiche riguardassero solamente il popolo ebraico, non potremmo limitare
tale evento esclusivamente a Israele, poiché i giudei sono dispersi in tutto il
mondo. Se Dio decidesse di applicare i suoi giudizi in modo particolare a
coloro tra i giudei che non si sono convertiti, che mantengono il collo duro,
non farebbe distinzione tra chi vive a Gerusalemme e chi si trova in America,
Olanda o Australia.
· Eventi globali: Infine, alcuni flagelli apocalittici—come i fenomeni celesti—non possono essere confinati a un solo territorio. La loro natura li renderebbe inevitabilmente visibili e percepibili su scala globale.
[10] Questo concorda perfettamente con una nota di MacArthur in Apoc 4:4 che riporto
integralmente: “Ventiquattro anziani: Il fatto che essi regnino con
Cristo, indossino bianche vesti (19:7-8) e corone d’oro (2:10) sembra indicare
che questi 24 rappresentano i redenti (vv. 9-11); 5:5-14; 7:11-17; 11:16-18;
14:3; 19:4). L’interrogativo che sorge è: quali redenti? Non si tratta di
Israele, perché questo popolo non è ancora stato salvato, glorificato e
incoronato; ciò avverrà in futuro rispetto al momento descritto nella
narrazione. La risurrezione e la gloria di Israele avrà luogo alla fine dei
sette anni di tribolazione (cfr. Da 12:1-3). I santi della tribolazio9ne non
sono ancora stati salvati (7:9-10). IN quel momento solamente un gruppo sarà
salvo e glorificato: la chiesa. I 24 anziani rappresentano, dunque, la chiesa che
intona il cantico della redenzione (5:8-10). Essi sono i vincitori che hanno
ricevuto la corona e dimorano nel luogo preparato per loro insieme a Gesù (cfr.
Giov 14:1-4).
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