Contrazione Temporale degli Eventi Approccio alla Comprensione Graduale delle Profezie
di Renzo Ronca - 25-5-25 (ripubblicato)
Oltre la Cronologia: Leggere le Profezie Bibliche
La contrazione temporale degli eventi è un fenomeno che si verifica quando una profezia descrive eventi futuri che sono separati da lunghi intervalli di tempo come se fossero vicini o contemporanei. Questo può creare difficoltà interpretative per chi legge la profezia, perché non è chiaro se gli eventi sono da intendersi in successione cronologica o in parallelo simbolico. Un esempio di questo fenomeno si trova in Isaia 61:1-2, dove il profeta annuncia la venuta del Messia e il giorno della vendetta di Dio in un unico discorso, senza distinguere tra il primo e il secondo avvento di Cristo.
Alcuni studiosi della Bibbia hanno spiegato questo fenomeno con il concetto di prospettiva profetica, secondo cui il profeta vede gli eventi futuri come se fossero sullo stesso piano orizzontale, senza percepire la profondità temporale che li separa. Questo sarebbe simile a guardare una catena montuosa da lontano, dove le cime sembrano vicine tra loro, ma in realtà sono distanti chilometri. Altri studiosi hanno usato il termine di profezia composta, per indicare che una profezia può avere più adempimenti parziali e progressivi, fino a raggiungere il suo compimento finale e definitivo.
In ogni caso, la contrazione temporale degli eventi non deve essere vista come un errore o una contraddizione della profezia, ma come una modalità di comunicazione che richiede attenzione e discernimento da parte del lettore.
La profezia non ha lo scopo di fornire una cronologia dettagliata degli eventi futuri, ma di rivelare il piano di Dio per la storia e la salvezza dell’umanità.
Per comprendere meglio la profezia, occorre confrontare le diverse Scritture che trattano lo stesso argomento, tenendo conto del contesto storico, culturale e letterario in cui sono state scritte. Inoltre, occorre affidarsi alla guida dello Spirito Santo, che è il vero autore della profezia e che può illuminare la nostra mente e il nostro cuore.
La Visione Panoramica dei Profeti: Contrazione Temporale e Prospettiva Profetica
La “contrazione temporale degli eventi” è un concetto che cerca di spiegare come i profeti dell’Antico Testamento abbiano potuto vedere in una sola visione eventi futuri che si svolgono in tempi diversi e con caratteristiche diverse.
Questo fenomeno è stato chiamato anche “prospettiva profetica” o “orizzonte profetico”. Si basa sull’idea che i profeti non abbiano avuto una visione cronologica e lineare degli eventi, ma piuttosto una visione panoramica e simbolica, in cui i dettagli sono stati omessi o fusi insieme. In questo modo, i profeti hanno annunciato la venuta del Messia, il suo regno, il suo giudizio e la sua salvezza, senza distinguere tra la prima e la seconda venuta di Cristo, tra il millennio e l’eternità, tra il popolo di Israele e la Chiesa.
Un esempio di questo fenomeno è il passo di Isaia 65:17-25, che descrive la creazione di cieli nuovi e terra nuova, in cui non ci sarà più pianto né dolore, e in cui gli animali saranno in pace tra loro. Questo passo sembra anticipare la visione finale dell’Apocalisse 21-22, in cui Dio abiterà con il suo popolo in una nuova Gerusalemme, e non ci sarà più morte né maledizione. Tuttavia, il passo di Isaia contiene anche elementi che non si adattano alla visione escatologica, come la presenza della morte (v. 20), del peccato (v. 20) e della maledizione (v. 25). Questi elementi fanno pensare che Isaia stesse parlando anche di un periodo intermedio tra la prima e la seconda venuta di Cristo, in cui il Messia regnerà sulla terra per mille anni, come descritto in Apocalisse 20. In questo modo, Isaia ha visto uniti due periodi distinti, il millennio e l’eternità, senza specificare la differenza tra essi.
L'Unità del Piano Divino: Come le Profezie dell'Antico e del Nuovo Testamento si Complementano
Questo fenomeno si spiega con il fatto che i profeti non avevano una conoscenza completa e definitiva del piano di Dio, ma solo una rivelazione parziale e progressiva. Dio ha rivelato ai profeti ciò che era necessario per la loro epoca e per il loro popolo, senza svelare tutti i dettagli e i misteri del futuro. I profeti hanno quindi parlato di ciò che hanno visto e capito, senza pretendere di avere una visione esauriente e definitiva. Hanno lasciato aperta la possibilità che ci fossero altri aspetti e sfumature da scoprire in seguito.
Questo fenomeno non sminuisce la verità e l'autorità delle profezie, ma al contrario ne esalta la ricchezza e la profondità. Le profezie dell'Antico Testamento non sono state annullate o sostituite dalle profezie del Nuovo Testamento, ma piuttosto completate e chiarite. Le profezie del Nuovo Testamento non sono state inventate o aggiunte alle profezie dell'Antico Testamento, ma piuttosto confermate e spiegate. Le profezie dell'Antico e del Nuovo Testamento si integrano e si illuminano a vicenda, mostrando la coerenza e la continuità del piano di Dio.
La "contrazione temporale degli eventi" ci aiuta a leggere le profezie con umiltà e discernimento, senza pretendere di avere una comprensione perfetta e definitiva del futuro. Ci aiuta anche a vivere le profezie con fede e speranza, senza perdere di vista la meta finale e la promessa di Dio. Ci aiuta infine a testimoniare le profezie con amore e coraggio, senza dimenticare la missione e la responsabilità che Dio ci ha affidato.
Altri esempi di “contrazione temporale degli eventi” si possono trovare in altri profeti dell’Antico Testamento, come Daniele, Zaccaria, Michea, Malachia, ecc.
Per approfondire ulteriormente questo tema, potete ascoltare anche il mio video 176n) CIELI NUOVI E NUOVA TERRA IN ISAIA 65 e 66 CONTRAZIONE TEMPORALE DEGLI EVENTI.
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