Sarebbe così semplice camminare con Dio! Michea 6:8

 - di Renzo Ronca 23-6-25

Una cara sorella di fede stamattina mi ha mandato una frase biblica che può sorprendere:

Michea 6:8

O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene;
che altro richiede da te il SIGNORE,
se non che tu pratichi la giustizia,
che tu ami la misericordia
e cammini umilmente con il tuo Dio?

Noi viviamo uno strato di fede apparente, basato sulla idea che dobbiamo conoscere chissà quali cose nascoste per poter arrivare a Dio. Come se le verità di Dio fossero misteriose e nascoste, accessibili solo a pochi, o comunque raggiungibili dopo molti sforzi da parte nostra. Invece la verità di Dio e dell’uomo è semplice ed è alla portata di tutti.

Dai primi versetti della Genesi l’uomo appena creato ebbe già la conoscenza rivelata da Dio: “questo è bene e questo è male”. Questa è la conoscenza dell’uomo: c’è Dio, c’è il bene e c’è il male. Perché andare a cercare di più? Dio non aveva chiesto a noi di scandagliare il meccanismo del perché il Padre avesse chiamato “bene” il bene, e “male” il male. Questo era già stato stabilito da nostro Padre Celeste nel sistema di vita in cui ci aveva immesso, appunto per il nostro bene. Una vita facile in cui sarebbe bastato fidarci per risiedere in un mondo privo del male.  

Se una cosa è “bene” possiamo trovare noi una cosa che sia migliore del bene? E se una cosa è “male”, possiamo noi piegare il concetto di male fino a renderlo simile al “bene”?

Cosa hanno portato le nostre autonomie da Dio? Basta sentire un qualsiasi telegiornale, dove degli esaltati che dirigono questo sistema di cose, continuano a sentirsi dio, seminando povertà genocidi esodi morte guerre fame ingiustizia distruzione…

La fede falsa si basa su ragionamenti privi del “timore di Dio” anche se quasi tutti dicono di agire in nome di Dio. Nel momento che andiamo a mettere in discussione la differenza tra bene e male che ci era stata data all’inizio, significa che non riconosciamo Dio come giusto, perché ci siamo così insuperbiti da pensare di poter fare una distinzione migliore. Anzi dichiariamo Dio un bugiardo perché mettiamo in dubbio Lui e la Sua Parola: Gen 3:4 Allora il serpente disse alla donna: «Voi non morrete affatto; 5 ma DIO sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno, e sarete come DIO, conoscendo il bene e il male».

Allora seguire questa tentazione significa considerare il serpente vero dispensatore di luce e di sapienza, non più Dio. Lucifero diventa quello che voleva portare la conoscenza, mentre Dio è diventato il nostro nemico perché voleva impedirci di essere come Lui.

La nostra fede del dopo-Eden è spesso una falsa fede perché a parole diciamo di credere in Dio, ma in pratica mettiamo sempre in discussione ogni parola della Bibbia, pensando di poter dare interpretazioni private, basate su quello che chiama “buon senso dell’uomo”. Ma l’uomo non ha mai avuto un “buon senso”. Purtroppo nell’uomo è rimasto il seme dell’autonomia; l’uomo pensa ancora di avere il potere e la capacità di distinguere da solo il bene dal male. In realtà non ha la minima idea di cosa sta facendo: vuole gestire cose dell’eternità che ancora non conosce. Come Satana.

Il Signore ci aveva chiesta cose semplici “pratica la giustizia” per esempio. Praticare la giustizia non significa inventarsi un nuovo concetto di giustizia; noi non siamo Dio che possiamo creare un altro universo con altre basi. Siamo creature che sono state chiamate a vivere in un sistema pensato già come perfetto e giusto. Sarebbe bastato mettere in pratica quanto Dio considerava giusto per essere giusti a nostra volta.

”Amare la misericordia” poi: Dio è IL misericordioso per definizione, cosa c’è di difficile nell’amare ciò che ci spinge all’amore? O siamo in grado noi di inventarci una misericordia migliore di quella che aveva pensato Lui?

“Camminare umilmente con Dio” inoltre, non è forse avere quel giusto senso che chiamiamo “timor di Dio”, che ogni figlio deve avere verso il Padre?  Non sta forse il nostro Padre Santo conducendo in un percorso di crescita per noi concepito per avvicinarci sempre più a Lui?

Allora ricominciamo chiamando anche noi “bene” ciò che Dio chiama “bene”, e allontanando quello che Dio chiama “male”. Vedrete che se ci fidiamo veramente del Signore non sarà difficile.

Il mondo poi, vada pure dove gli pare.

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