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Visualizzazione dei post da settembre, 2025

Salmo 22: il Dolore che Non Si Riesce a Spiegare Razionalmente - Liquefazione dell’Anima - n.144

 -di Renzo Ronca  30-9-25 “Io sono come acqua versata, tutte le mie ossa si disgiungono; il mio cuore è come cera, si scioglie dentro di me.” (Salmo 22:14) Questa immagine non è solo poetica: è viscerale , corporea , mistica . Non è il ritorno alla terra di un corpo che si polverizza, ma la dissoluzione nel dolore , come se l’anima non avesse più forma, più resistenza. Ripeto: la dissoluzione nel dolore come se l’anima non avesse più forma né resistenza. È la liquefazione dell’Io , non per scelta, ma per impatto. È il punto in cui la sofferenza non si può più contenere , e si riversa . Davide canta, ma canta oltre sé stesso . Come i profeti, come i cantautori ispirati, dice cose che lo Spirito gli affida , che vanno oltre la sua vita presente. Questo versetto è profetico di Cristo , ma anche esperienziale per ogni servitore che attraversa la notte . La notte che dura più di una notte La notte dell’anima è un concetto mistico, ma cogliamo qualcosa di più profondo:...

Abbandono a Dio Desiderio dell’Eternità, Non Fuga dalla Vita - Breve Pensiero - n. 143

 -di Renzo Ronca  30-9-25 L’abbandono a Dio è una  irresistibile esigenza dello spirito , perché l’anima percepisce di essere  nata da Lui  e che la vera felicità consiste nell’essere  riempita di Lui .  Questo desiderio — che talvolta si manifesta come  attrazione intensa, quasi fisica , verso il cielo — non è rifiuto della vita, ma  richiamo dell’eternità . Anche l’apostolo Paolo ha vissuto questa tensione:  “Ho il desiderio di partire e di essere con Cristo, perché è molto meglio; ma il mio rimanere nel corpo è più necessario per voi”  (Filippesi 1:23–24). Egli ha scelto di  restare , per amore, per missione, per edificazione. Quando questa esigenza si fa  passione  — dolore e desiderio insieme — può sembrare un innamoramento spirituale, una nostalgia ardente, o anche  una stanchezza del mondo privo d’amore . Ma può essere anche  la percezione della vicinanza del Signore , come quando  la Sposa sente...

Intuizione Immediata di Pietro e Comprensione Successiva: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente" - Quattro Forme di Riflessione - n. 142

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 -di Renzo Ronca  29-9-25 "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente" ( Matteo 16:13–23)   Presenteremo questa riflessione in quattro parti: Prima parte – Introduzione generale e accessibile In questo primo sguardo, il testo evangelico viene contemplato come un momento di rivelazione pura: Pietro confessa il Cristo, ricevendo una parola che non viene dalla carne né dal sangue, ma dal Padre. Tuttavia, pochi versetti dopo, lo stesso Pietro si oppone alla croce, mostrando che la comprensione non coincide con l’intuizione. Questa tensione tra luce ricevuta e resistenza interiore è il cuore della riflessione. Seconda parte – Analisi approfondita e a più livelli Qui si entra nel dettaglio del testo, esplorando le dinamiche spirituali e antropologiche che lo attraversano. Si analizzano i nomi (Petros, Satana, Skandalon), la struttura del brano, e la distinzione biblica tra spirito, anima e corpo. La rivelazione tocca il cuore, ma l’anima — ancora non rinnovata — pu...

Dal Farisaismo al Rabbinismo: una Linea Ininterrotta di Opposizione Cristologica - n. 141

 di Renzo Ronca  28-9-25  - prosegue da  https://ritornocristiano.blogspot.com/2025/09/lingua-originaria-babele-il-fico.html Dopo aver riflettuto sull’innesto spirituale e sulla radice ebraica, è naturale interrogarsi su ciò che è cresciuto da quella radice nel tempo. In particolare, ci chiediamo: che cosa è diventato il farisaismo dopo la venuta di Cristo? E come si manifesta oggi la sua eredità teologica? Continuità storica e teologica Con la distruzione del Secondo Tempio (70 d.C.), il giudaismo subì una trasformazione profonda. I farisei — già noti per la loro enfasi sulla Torah orale, sull’interpretazione scritturale e sulla vita sinagogale — divennero il gruppo dominante. Da questa matrice nacque il giudaismo rabbinico , che si strutturò attorno allo studio della Mishnah, del Talmud, e alla codificazione della Halakhah. Molte pratiche religiose moderne — la preghiera quotidiana, lo studio della Torah, la purità rituale — derivano direttamente dalla visi...

Lingua Originaria, Babele, il Fico Seccato e l’Innesto Spirituale - Studio n. 140

di Renzo Ronca - 28-9-25  (Continua da  https://ritornocristiano.blogspot.com/2025/09/israele-al-centro-perche-ne-parliamo.html )   Secondo una tradizione rabbinica, riportata da Rashi di Troyes nel suo commento alla Genesi (Genesi 2:23), Adamo parlava già l’ebraico. L’argomento si fonda sull’etimologia delle parole ish (uomo) e ishah (donna), che condividono la radice solo in ebraico. [1] La prima volta che lessi questa ipotesi, mi parve una delle solite affermazioni fortemente centrate sull’ebraicità — quasi una rivendicazione identitaria più che una deduzione esegetica. Personalmente, ritengo ancora questa idea avventurosa: non possiamo sapere con certezza quale fosse la lingua originaria dell’umanità, e identificarla con l’ebraico rischia di confondere il piano simbolico con quello storico. Tuttavia, vera o meno che sia, questa affermazione ci è utile per comprendere una certa mentalità giudaica : quella che vede Israele non solo come “unico” popolo eletto, ma...