Sorprendente Insegnamento da Ebrei cap.6
Il video-Studio di Renzo Ronca su YouTube della fine del 2016 aveva questo titolo: "La difficile maturità di fede prima del ritorno di Gesù - parte 2- sorprendente insegnamento".
Consideriamo questo argomento molto
importante per i tempi che stiamo vivendo, per questo cercheremo di farvi
riferimento anche in futuro.
Intanto metteremo di seguito:
a) una descrizione breve di questo video-studio;
b) la trascrizione integrale dal video-studio su Youtube.
a) Descrizione breve del video-studio
In certi casi sarà impossibile "essere ricondotti al ravvedimento" riprendere tutto dall'inizio. Per come il popolo di Dio è diviso confuso ed immaturo oggi, se lo Spirito Santo ricominciasse la dottrina a partire dagli insegnamenti di base, i fragili credenti si dividerebbero e si indebolendosi ancora di più. MOLTO PROBABILMENTE DI FRONTE A TANTO INDURIMENTO CONTRO LO SPIRITO SANTO, DIO NON PERDONEREBBE PIÙ.
"Perciò, io vi dico: Ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. E a chiunque parli contro al Figliuol dell'uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo, né in quello a venire" (Matt 12:31);
"in verità io vi dico: Ai
figliuoli degli uomini saranno rimessi tutti i peccati e, qualunque
bestemmia avranno proferita; ma chiunque avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha remissione in eterno, ma è reo d'un peccato eterno. Or egli parlava così, perché dicevano: Ha uno spirito immondo" (Marco 3:28-30);
"E a
chiunque avrà parlato contro il Figliuol dell'uomo sarà perdonato; ma a chi
avrà
bestemmiato
contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato. (Luca 12:10)
Allora di fronte a questo rischio, invece di ricominciare dall'inizio, vista anche l'imminenza del rapimento della chiesa e del ritorno di gesù, l'unica soluzione per il nostro bene, e' quella (dedotta da ebrei cap. 6) di lasciare gli insegnamenti base e proseguire concentrandoci su ciò che sta per arrivare. Questo significa tra l'altro smettere disquisizioni filosofie teologie complicate e concentrarci sull'essenziale che ci sta davanti, chiedendo un particolare discernimento una intelligenza dall'alto.
La nostra interpretazione biblica rapportata ad oggi su questi passi della lettera agli Ebrei, molto controversi tra gli studiosi, è questa: come allora i giudei erano invitati a lasciare gli insegnamenti di base dell'AT in vista delle rivelazioni nuove da parte di Gesù, il quale adempiva e spiegava meglio ciò che prima era solo abbozzato, così oggi, pur senza abbandonare gli insegnamenti evangelici di base, DOVREMMO CONCENTRARCI SUL RITORNO DEL SIGNORE, in particolar modo sul RAPIMENTO DEI CREDENTI che è alle porte. Le chiese di risveglio che dovrebbero essere maestre riguardo a questo avvento, si perdono ancora in questioni marginali come il velo sulla testa delle donne, il parlare in lingue, l'occupare i posti a destra o a sinistra, la decima, ecc. Di fronte a queste cose "morte" (così come Paolo considera opere morte i rituali Levitici), inutile perdere tempo, meglio saltarle, andare oltre, ed occuparci di quello che è veramente importante, cioè essere trovati pronti dal Signore che viene.
b) TRASCRIZIONE INTEGRALE del video-studio
«Buongiorno, stiamo trattando della difficile maturità di fede prima del ritorno di Gesù. Siamo nella seconda parte e vedremo la sorprendente soluzione indicata dallo Spirito Santo, in che modo noi pensiamo che lo Spirito Santo, Dio stesso, abbia ispirato vari autori a scrivere i 66 libri della Bibbia. Dunque, in questi scritti vi è l'espressione di Dio utile per noi, per la nostra crescita, per il nostro futuro fino all'eternità.
Bene, da questo studio prendiamo dei passi su una situazione analoga che sembra essersi già presentata e la riporteremo ai giorni d'oggi riguardo al tema dell'immaturità, perché pensiamo che anche oggi ci sia; e vedremo se la soluzione che presentò allora il Signore, lo Spirito Santo che è sempre Dio, può essere valida anche oggi.
Andiamo subito a vedere questo passo che
si trova nella Lettera agli Ebrei, capitolo 5 dal versetto 11 al capitolo 6
versetto 6.
Prima di tutto inquadriamo questo
discorso.
Ecco, immaginiamo dunque che ci sia un
interlocutore: è lo Spirito Santo, come abbiamo detto, che sta parlando al suo
popolo. Immaginiamo proprio che sia uno che sta parlando a delle persone e sta
affrontando un argomento abbastanza “tosto”, diremo, abbastanza complesso. In
questo caso era il sacerdozio eterno secondo l'ordine di Melchisedek da parte
di Gesù. Mentre parla, si rende conto che le persone che lo ascoltano rimangono
perplesse, non capiscono quello che sta dicendo. Allora si ferma un attimo e fa
delle riflessioni importanti. Qui, leggiamo Ebrei al versetto 11 del capitolo 5: "Su
questo argomento avremo molte cose da dire, ma è difficile spiegarle a voi
perché siete diventati lenti a comprendere. Infatti, dopo tanto tempo dovreste
già essere maestri, invece avete di nuovo bisogno che vi siano insegnati i
primi elementi degli oracoli di Dio. Siete giunti al punto che avete bisogno di
latte e non di cibo solido." Eh, una bella tiratina d'orecchie! Lui
sta parlando dunque a dei Giudei credenti che erano stati educati bene sulla
legge e che molti fondamenti avrebbero dovuto conoscerli rapidamente, in
maniera immediata. Però, mentre li espone, vede che questi non capiscono e
dice: "Sto parlando di cose complesse, cibo solido, e invece voi avete
ancora bisogno di cose semplici, cibo liquido." Spiega ancora meglio. Ora
versetto 13: "Chiunque usa il latte non ha esperienza della parola di
giustizia perché è bambino”. Il cibo liquido nei bambini significa che non
hai sperimentato in te stesso la parola del Signore; l'hai udita, magari la sai
pure ripetere, però non l'hai sperimentata, non l'hai fatta tua in qualche
modo, non è cresciuta. Ma il cibo solido, (versetto 14), è per gli
adulti, per quelli che, per via dell'uso, hanno le facoltà esercitate a
discernere il bene e il male." Le persone mature, dunque, gli adulti,
per via dell'uso, cioè una volta entrati in questa parola, l'hanno lasciata
entrare in se stessi, l'hanno vissuta, l'hanno sperimentata. Hanno le facoltà
mentali, morali, spirituali, esercitate a discernere il bene e il male. Questo
è un punto importantissimo. La persona matura, per mezzo della parola viva
cresciuta in loro e sperimentata, discerne il bene dal male. Questa è la
persona matura: colui che sa discernere il bene dal male secondo, ovviamente,
lo sguardo di Dio.
Allora, qui sorge appunto una domanda: che farà questa persona che sta spiegando le cose? Immaginiamo di essere in una scolaresca, in un'aula: state spiegando una cosa e vi rendete conto che non capiscono quello che l'insegnante sta dicendo. Di solito, soprattutto all'inizio dell'anno, si fa un ripasso. "Vabbè, vedo che vi siete dimenticati tutto. Facciamo un ripasso, magari dedichiamo le prossime settimane a riprendere gli argomenti passati e poi possiamo proseguire meglio." Uno dunque si aspetta che anche qui, questo interlocutore, che poi è sempre Dio, riprenda gli argomenti di base, visto che non riescono a capirli. Questa sarebbe la logica, invece no!
Accade qualcosa di sorprendente che uno non si aspetterebbe. Siamo al capitolo 6 versetto 1:
"Perciò, lasciando l'insegnamento elementare intorno a Cristo, tendiamo a quello superiore e non stiamo a porre di nuovo il fondamento del ravvedimento delle opere morte e della fede in Dio, e della dottrina dei battesimi, dell'imposizione delle mani, della resurrezione dei morti e del giudizio eterno. Questo faremo se Dio lo permette."
Sembra illogico da un certo punto di vista: ti trovi di fronte a delle persone che non sanno capire l'argomento che stai introducendo perché è troppo complesso e si sono dimenticati insegnamenti passati, e tu che fai? Invece di spiegare e fare un ripasso, vai direttamente alle nuove cose. "Dimentichiamo tutto, andiamo su cose superiori." Perché?
Qui bisogna riflettere: c'è un motivo ed è un motivo importante, basato proprio sull'amore di Dio. Dice infatti nel versetto 4: "Infatti, quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo, e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro, e poi sono caduti, è impossibile ricondurli di nuovo al ravvedimento perché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di Dio e lo espongono all'infamia." Questa è una cosa molto dura, difficile da capire. Approfondiamo meglio.
Chi sono quelli che sono stati illuminati e che hanno gustato il dono
celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo? Non sta parlando
anche di noi? Noi, attraverso la nuova nascita, lo sapete no? Vi ricordate
l'insegnamento della nuova nascita? Lo Spirito Santo (maiuscolo) tocca il nostro spirito (minuscolo):
da qui c'è questa nuova nascita, e noi torniamo a ricollegarci a Dio, a trovare
la sua pace. Ma questo è l'inizio, non è la fine. Non è che una volta che io
sono nato di nuovo ho risolto tutto. No, questo è solo l'inizio. Lo Spirito
Santo agisce continuamente sull'uomo. Vi ricordate la conversione di Saulo? "Ti
è duro recalcitrare contro i pungoli."
Così agisce lo Spirito Santo, con un'attività continua, non solo per una nuova nascita ma affinché questa nascita diventi crescita. Che si nasce a fare se non si cresce? Non è che uno nasce e rimane sempre bambino. La nuova nascita, dunque, presenterà in seguito una serie di sviluppi interiori. Uno deve essere riempito di questo Spirito Santo; non solo deve essere attivata in lui la nuova vita, ma questa nuova vita deve essere irrorata dalle acque dello Spirito. Deve riempirsi continuamente, ed è questo quello che avremmo dovuto fare, quello che dovremmo fare. Invece, ci siamo fermati a guardare noi stessi, a guardare il mondo, a litigare tra questioni teologiche, a vivere di tradizioni e dogmi. E quindi non riusciamo a comprendere quello che c'è dopo. Dio ha stabilito dei tempi e dei fatti: di tutto si parla, meno che di questi tempi e di questi fatti. Fino alla noia vi ripeto: 1.500 versetti nell'Antico Testamento, 315 nel Nuovo Testamento, 1 su 25 parlano del ritorno del Signore. Invece è una cosa di cui si parla così poco, o non si parla proprio. Oppure viene vista quasi in secondo piano. È l'evento più importante dopo la resurrezione. Quindi, non dimentichiamoci: questo è l'insegnamento, questo è l'argomento. Questo è quello che ci aspetta, è il prossimo evento che sarà anticipato dal rapimento. Su queste cose dovremmo concentrarci.
Quando colui che spiega dice: "Io dimentico tutto le cose vecchie e vado a parlare di questa cosa elevata" Perché lo fa?
C'è un motivo: Allora, abbiamo parlato di Spirito Santo. Per esempio, perché dice che è impossibile che una persona che ha gustato già lo Spirito Santo possa essere ripresa? Va capito bene.
Voi sapete che è detto
anche, per esempio, in Marco 3:28-29, che chiunque avrà bestemmiato lo Spirito
Santo non sarà perdonato... Ecco, quel tipo di peccato non sarà perdonato. La
bestemmia contro lo Spirito Santo non sarà perdonata. È evidente che non si
parla di bestemmia intesa come parole contro, si parla di qualcosa di più,
come un ostacolare questa crescita, questo pungolare, questo
compungere.
Possiamo anche cercare di intuire:
[vierne mostrato nel video un piccolo schema come di tre gradini]
vedete, qui ho fatto una specie di gradini,
una scaletta. Al primo gradino in alto mettiamo, per esempio, Dio Padre. Ecco,
questo è il primo gradino in alto. Chi di fronte alla legge che ci ha dato l'Eterno è
caduto, cioè ha peccato, si è trovato fuori da Lui, può essere ripreso,
salvato, perdonato per i meriti di Dio Figlio, cioè Gesù Cristo, che mettiamo
al secondo gradino, scendendo. Quindi, chi è caduto da qui, attraverso i meriti di Gesù
per grazia, può essere salvato. Come dice la scrittura, può ritrovare pace in
Dio per mezzo di Gesù Cristo (Rom 5:1). Ma uno può ancora peccare, no? Allora,
se uno cade di nuovo dopo aver conosciuto Gesù e di nuovo nel peccato, potrebbe
perdersi di nuovo. Però Dio Spirito Santo - mettiamolo al terzo gradino in basso - parlando ai cuori direttamente, convince l'uomo di peccato. Ed ecco che si pente, ha
questa possibilità nel periodo di grazia, vi ricordate? Abbiamo parlato la
volta scorsa. E allora può ritornare a comprendere la salvezza della croce,
resurrezione per mezzo di Gesù, e ritornare ad avere pace con Dio. [viene mostrato il salire dal gradino in basso verso quello più alto]
Ma se uno cade ancora, cioè pecca, si irrigidisce, e non ascolta lo Spirito Santo, va contro e cade di nuovo, che succederà? Non c'è una quarta persona di Dio nella scaletta: Dio Padre, Dio Figlio, e Dio Spirito Santo. Non è stata istituita una quarta persona che ti riporta allo Spirito Santo, che ti riporta a Gesù, che ti riporta a Dio. Non c'è. Ecco perché dice che chiunque ha conosciuto, è stato illuminato e riempito dallo Spirito Santo, e cade di nuovo non può essere più salvato, non può più essere perdonato.
Allora, da qui comprendiamo una cosa
importante. Se questo maestro, parlando a questi alunni, a questi discepoli, a
questo popolo di Dio, tra cui siamo noi, si rimettesse a spiegare alcuni
elementi che dovrebbero essere acquisiti, potrebbe correre il rischio di farci
indurire su argomenti passati “non digeriti”. Non so, immaginate: la
predestinazione, la differenza tra uomini e donne, l'imposizione delle mani sì
o no, lo Spirito Santo guida o non guida, Gesù ha dato lo Spirito Santo o l'ha
dato il Padre. Insomma, ci sono delle argomentazioni che dividono i figli di
Dio. Ritornare è difficilissimo, perché noi abbiamo acquisito non solo alcuni
insegnamenti non ben assimilati, ma anche i dogmi delle chiese. Fanno parte di
noi per tradizione, c'è un format mentale di cui non sempre riusciamo a
liberarci. Allora, ritornare a discutere di tutte queste cose significherebbe
correre il rischio di indurire i cuori, capire una parola per l'altra,
chiudersi definitivamente caparbiamente; e non potrebbero allora più
essere risollevate.
Ecco perché,
di fronte a questo rischio, con un gesto d'amore, questo insegnante della lettera agli Ebrei preferisce
andare avanti. È
consapevole che così facendo non tutti riusciranno a seguire il programma.
Molti si perderanno per strada. Ma si perderanno a causa loro, perché non vogliono
approfondire le cose nuove che sentono; perché non andranno a rivedere alcune
insegnamenti di base, perché non sapranno fare il salto per fede. Ma se avessero davvero fede allora
tutto il piano di Dio sarebbe chiaro.
C'è poco tempo, perché noi siamo alla vigilia di questi avvenimenti e non abbiamo il tempo di andare a rivedere dall'inizio tutto quanto. Non abbiamo il tempo, perché le chiese si sono blindate su se stesse, hanno contemplato se stesse. Rimettere in gioco tutto questo movimento di presunzione umana, di caratterizzazione teologica, richiederebbe un lavoro impossibile, che sicuramente metterebbe ancora di più gli uni contro gli altri. Teologia, mariologia, cristologia; angiologia... e chissà quanti altri paroloni. Si perderebbe la vitalità e il senso dell’insieme, il collante dello Spirito Santo.
Allora, l'unica soluzione che in quel momento fu attuata nella lettera agli Ebrei, e che anche oggi potrebbe essere attuata, è questa: come se lo stesso Spirito Santo dicesse: "Sentite, lasciamo stare queste cose del passato. Vedo che non avete ancora compreso gli argomenti basilari e su quelli girate sempre in tondo senza elevarvi. Allora io voglio proseguire per amore di chi desidera essere pronto, perché siamo vicini al mio ritorno e dovreste prepararvi. Allora chi ha il cuore per poter capire come ve l'ho comunicato, capisca senza perdersi in inutili discussioni. Vi parlerò delle cose importanti, degli argomenti complessi, del cibo solido, importantissimo per quello che vi sta davanti" Questo è quello che fa lo Spirito Santo oggi. Dio, da quello che leggo, prosegue il suo programma e ci continua a parlare come se fossimo in grado di recepirlo. Ha fiducia in noi, che ascoleremo nel cuore santificato. Vediamo se noi possiamo avere fiducia in Lui, perché tutto questo Dio lo permette anche per raffinare la nostra fede e la nostra chiesa, le nostre chiese. Allora, se noi riusciamo a seguire la linea che ci introduce lo Spirito Santo, che abbiamo conosciuto, se riusciamo a proiettarci verso questi eventi evitando le discussioni, evitando il passato morto anacronistico, forse ce la facciamo.
Abbiamo visto la volta precedente che c'erano delle forze malvagie non facili a vedersi, che non sono fisiche che le puoi quasi toccare.
Anche adesso, Ebrei 6:5: "Hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro." Anche qui quando parla delle potenze del mondo futuro, sta parlando di avvenimenti non facili a capirsi. Non è con la ragione deduttiva che possiamo capire, ma con la fede ceh ci aprte alla percezione diretta per rivelazione. Dio conosce il futuro, noi no. Se noi non torniamo ad avere fiducia in quello che Lui ha detto, quello che Lui dice, quello che lo Spirito Santo ci insegna, è inutile che ci organizziamo. C'è bisogno di un discernimento particolare. Per arrivare dunque a questo discernimento, occorre riempirci dello Spirito Santo, smetterla di fare filosofie, disquisizioni teologiche e dottrinali che non finiscono più.
Noi sappiamo che ci troveremo di fronte a delle potenze ingannatrici, forti, che ci hanno sempre giocato, ci hanno sempre buggerato. Satana vincerebbe l'uomo facilmente se non fosse protetto da Dio. Dunque, il diavolo saprebbe come prenderci. Noi abbiamo una sola possibilità, quella di ritornare nella protezione di Dio e crescere. Crescere attraverso l'espansione di questo Spirito Santo nel nostro cuore. Come si fa?
Dio oggi richiede una fede pura in Lui,
affinché possa concederci quell'intelligenza soprannaturale che l'uomo, da
solo, non possiede perché se viene da Dio è piena di misericordia, non di durezza inquisitoria e diffidente. È solo attraverso questa che possiamo discernere il bene
dal male. Questo è l'unico modo. Anche gli intellettuali, le persone colte e
preparate, inclusi i fratelli di Chiesa, troveranno difficile capire chi parla
realmente in nome di Dio e chi, invece, usa il Suo nome senza essere mandato.
Sarà una sfida ardua: ci vorrà un discernimento particolare che solo Dio può
dare.
È questo discernimento che dobbiamo
cercare. Solo così si vedrà che solo un rimanente puro di fede perfetta
resterà; sarà un rimanente pronto per il ritorno del Signore e, prima ancora, per il rapimento.
Questi saranno coloro che faranno parte del popolo di Dio: chi crederà nel Signore,
chi si rivolgerà a Lui dicendo: "Signore, non comprendo tutto ciò che
accade. Di fronte a quello che sento, sembra che tutti abbiano ragione, ma Tu
solo sei il giusto. Io confido in Te. Quello mi dice una cosa, un altro mi dice
altro, e io non so discernere. Confido in Te. Dammi Tu l'apertura mentale e
donami, Signore, non la capacità di parlare lingue, di fare miracoli, di
sollevarmi da terra o di resuscitare i morti. No, donami invece il
discernimento degli spiriti. Concedimi questa capacità di capire dove sei Tu e
dove non sei Tu, dove si trova la vita e dove invece la morte. Fammi
comprendere, in mezzo a tutti i messaggi che oggi vengono propagati attraverso
le emozioni, dove sta la verità. Perché Tu sei un Dio di pace, di armonia, un
Dio giusto che porterà la Sua giustizia. Io voglio essere tra coloro che Tu
chiamerai e porterai con Te. Donami, dunque, questo discernimento degli
spiriti per i meriti del Signore Gesù.”
Dimentichiamo allora tutte le discussioni dottrinali, le differenze tra denominazioni e le liti. Occupiamoci invece delle cose più importanti.
Concludendo, possiamo dire che, alla luce
della Scrittura che abbiamo esaminato oggi, ci troviamo di fronte a un
insegnamento che dovrebbe essere per noi scorrevole e naturale. Noi, che
abbiamo conosciuto il Signore e lo Spirito Santo, dovremmo essere maestri, in
particolare quelle chiese che dello Spirito Santo hanno fatto una bandiera.
Ebbene, perché allora non riusciamo a
capire i prossimi eventi?
E’ perché ci siamo fermati, perché ancora
rimaniamo perplessi e ci mettiamo ancora a fare discussioni che non servono.
Essere cristiani non è essere fermi in una staticità spirituale. Assomigliare
al Signore significa avere una fiamma che cresce, che si trasforma in
continuazione; significa essere consapevoli di tutto il piano di Dio. Noi ci
siamo fermati solo qui, ma c'è dell'altro: che succede dopo il rapimento, dopo
il ritorno del Signore, dopo il millennio? Ecco, tutte queste cose, perché non
le approfondiamo? Dite: "Nessuno me ne parla." Va bene, ma non è una
giustificazione. Il Signore parla a te e, dunque, tu hai i mezzi: hai la
scrittura. Approfondisci, leggi, informati; sospingi il pastore, il prete o chi
per loro ad approfondire queste cose.
Allora, attenzione! Di fronte a questa immaturità che
abbiamo per i tempi che stanno venendo, il Signore non torna indietro. Anche
oggi lo Spirito Santo, come allora – almeno io credo questo – non si mette a
riprendere da capo tutti i discorsi della salvezza, la pace nel mondo, il
perché dell'anticristo, se c'è o non c'è. Tutte queste belle cose, sono state date per scontate. Il Signore ne ha parlato, ha
spiegato, esistono nella scrittura. Dunque, Lui procede. Lui va avanti, come se noi
fossimo in grado di recepirle. Speriamo di essere tra quelli che si aprono di
più e si mettono nella condizione di seguirlo.
Come si fa? Eh, questo è il punto: è la nostra prova di adesso. Il Signore ha detto che i primi ad essere provati saranno
proprio quelli della sua casa, cioè i credenti, cioè il suo popolo, cioè noi. E
la prova consiste in questa fede di cui abbiamo parlato. Ci vuole un
discernimento speciale che solo Dio ci può dare, perciò chiediamolo e
occupiamoci di quello che sta per avvenire. Non abbiamo paura. Voi dite: "Ma è
difficile, un'Apocalisse non la capisco, poi questo ritorno, quello mi ha detto
una cosa, il rapimento va a capire tanto non si sa, chiacchiere di tutti."
Noi, se Dio vuole, siamo in grado di avvicinarci alla verità di queste cose, se
ci lasciamo riempire umilmente, senza fanatismi, dallo Spirito Santo.
Quindi, noi ci mettiamo in questa
condizione. Chiediamo al Signore questo spirito di discernimento: prima di
tutto per allontanare quello che non è di Dio, e secondo per ricevere quello
che è di Dio, che è sufficientemente in grado di aprirci la mente nella
comprensione di quello che verrà. Così ha stabilito Dio. Non è difficile: Lui
lo può fare. Cerchiamo di avere fede, dunque, di metterci in condizione di
farlo.
Alla prossima volta.»
(Continua in "Idealizzazioni Radici e Pericoli")
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