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Visualizzazione dei post da giugno, 2025

Compito Per L’Estate: Facciamo il Punto della Nostra Fede Tornando non uno, ma Due Passi Indietro…

-di Renzo Ronca 27-6-25   Mi rivolgo a quei credenti che sono consapevoli di essere sempre al servizio del Signore. Non sto parlando dunque di evangelizzazione di base ma di maturità di fede.   Per rendere facile il mio pensiero mi servirò di tre passi consecutivi del Vangelo di Luca: 1) La parabola degli invitati scortesi in Lc 14:15-24; 2) Le condizioni per seguire Gesù Lc 14:25-33; 3) La parabola della pecora smarrita Lc 15:1-7.   Noi evangelici, dando per scontato il punto 1 e il punto 2, partiamo quasi sempre dal punto 3 e ci mettiamo subito ad evangelizzare sforzandoci di riportare nel gregge le pecore perdute. In realtà credo sia necessario certe volte fare il percorso inverso, cioè tornare indietro e provare la nostra fede per vedere se abbiamo davvero capito cosa significhi seguire il Signore ed essere cristiani. C'è un passaggio molto chiaro in 2 Corinzi 13:5 che dice: > "Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi. No...

Il Dispiacere di Dio nel Constatare la Nostra Durezza

  -di Renzo Ronca 26-6-25   Isaia 1:5 " Per quale ragione colpirvi ancora? Aggiungereste altre rivolte. Tutto il capo è malato, tutto il cuore è languente."    Quanta amarezza in questa frase di Isaia!  La generazione umana è irriconoscente verso Dio Padre che l’ha creato e predisposto all’eternità accanto a Sé. L’uomo è rimasto allo stato adolescenziale come i nostri progenitori in Genesi: disubbidiente, vuol fare da solo e, se pungolato nella coscienza, prima cerca di nascondersi, poi scarica la colpa su chi gli sta vicino addossando la responsabilità al Signore stesso. Costretto a ubbidire lo fa di malavoglia, mormorando accumulando rancore, continuando a non capire l’altezza della responsabilità che dovrebbe avere, finendo per perdersi in ciò che è male, come Caino. Dalla creazione ad oggi lo sguardo di Dio è rimasto benevolo come quello di un Padre, mantenendo un rimanente fedele, ma quanto dispiacere c’è in Lui nel vederci così caparbi! ...

Ultima Tentazione Giudizio Finale Consolazioni Presenti Nell’Attesa

-di Renzo Ronca 24-6-25 (Prosegue da https://ritornocristiano.blogspot.com/2025/06/il-millennio-simile-alleden-ma-con.html )   La prova finale: Satana sciolto e la scelta definitiva Alla fine del Millennio, Satana viene sciolto per un breve tempo (Ap 20:7-9). Questo non è un ritorno del caos, ma un atto deliberato di Dio per rivelare i pensieri nascosti di coloro che, pur vivendo sotto il Regno di Cristo, non avevano ancora affrontato la prova della libertà . Tutte le persone che non erano state rapite, ma soprattutto le nuove generazioni nate nel Millennio, cresciute in un mondo giusto ma senza tentazione, saranno messe alla prova . Alcuni si ribelleranno: saranno giudicati secondo la giustizia di Dio. Altri resteranno fedeli: saranno trasformati e glorificati , pronti per entrare nella nuova creazione . > È l’ultima separazione tra ciò che è eterno e ciò che non lo è, tra chi ha scelto Dio e chi ha scelto sé stesso.   Il Giudizio ...

Il Millennio Simile All’Eden, Ma… con Verga di Ferro

  - di Renzo Ronca – 23/6/2025   (prosegue da https://ritornocristiano.blogspot.com/2025/06/sofferenza-e-nostalgia-del-paradiso.html )   Il Millennio non è solo un regno di pace, ma una fase di governo messianico visibile, in cui Cristo regna con verga di ferro (Apocalisse 19:15) e la Chiesa glorificata partecipa al suo regno (Ap 20:4-6). È un tempo di giustizia manifesta, ma anche di prova generale per l’umanità rimanente. > “Beato e santo è colui che partecipa alla prima resurrezione: su di loro la seconda morte non ha potere” (Ap 20:6)   Il Millennio come tempo di governo perfetto e memoria redenta Il Millennio è un tempo simile all’Eden, ma con una differenza decisiva: la memoria della redenzione è viva e protetta. Cristo regna visibilmente come Re, e la Chiesa glorificata regna con Lui insieme agli angeli fedeli. È un tempo di pace imposta dalla giustizia, non solo di armonia spontanea. > “Egli le pascerà con verga di ferro” (Ap 19:15) — non...

Sarebbe così semplice camminare con Dio! Michea 6:8

  - di Renzo Ronca 23-6-25 Una cara sorella di fede stamattina mi ha mandato una frase biblica che può sorprendere: Michea 6:8 O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il SIGNORE, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio? Noi viviamo uno strato di fede apparente, basato sulla idea che dobbiamo conoscere chissà quali cose nascoste per poter arrivare a Dio. Come se le verità di Dio fossero misteriose e nascoste, accessibili solo a pochi, o comunque raggiungibili dopo molti sforzi da parte nostra. Invece la verità di Dio e dell’uomo è semplice ed è alla portata di tutti. Dai primi versetti della Genesi l’uomo appena creato ebbe già la conoscenza rivelata da Dio: “questo è bene e questo è male”. Questa è la conoscenza dell’uomo: c’è Dio, c’è il bene e c’è il male. Perché andare a cercare di più? Dio non aveva chiesto a noi di scandagliare il meccanismo del perché il Padre avesse chi...

Esaminami Investigami Provami Guidami - Salmo 139:23-24 (Riflessione breve)

-di Renzo Ronca 22-6-25   Il meraviglioso Salmo 139 di Davide fa riflettere sulla grandezza di Dio in rapporto all’uomo limitato.  In un certo senso sembra il proseguo del pensiero di Giobbe. Quest’ultimo si sentiva giusto e nella sua logica legalista e contestava l’Eterno per le ingiustizie che gli capitavano; quando poi Giobbe fu davanti a Dio capì quanto fosse immenso infinito il Suo pensiero e tacque fiducioso ed umile. Nel Salmo 139 invece ecco che Davide parte proprio dalla cognizione di un Dio immensamente grande che conosce e avvolge la sua persona da prima della nascita fino al futuro. Consapevole di questo e dell’inadeguatezza dell’anima davanti a Dio, Gli chiede di essere sempre vigilante nella sua vita per essere corretto e guidato fino all’eternità. Sarebbe bene meditare tutto il salmo, ma qui mi soffermerò sugli ultimi due versetti: Salmo 139:23 Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore. Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri. 24 Vedi se c'è in...

Sofferenza e Nostalgia del Paradiso

  di Renzo Ronca 21-6-25 (Segue da  https://ritornocristiano.blogspot.com/2025/06/dalle-radici-dellanima-in-genesi-studio.html ) 1. Sofferenza e nostalgia del Paradiso La sofferenza dell’uomo si mescola con nostalgia, rimpianto, senso di colpa.  In effetti, potremmo dire che l’uomo moderno soffre due volte: una per la condizione presente, e una per ciò che interiormente sente di aver perso. Come scrive l’Ecclesiaste, "Egli ha messo l’eternità nel cuore dell’uomo" (Eccl. 3:11). Questa memoria spirituale del Paradiso — anche se non razionalmente cosciente — è impressa in profondità, ed è ciò che rende la sofferenza una ferita misteriosa: non è solo fisica, è anche esistenziale. 2. L’inganno del serpente che continua La modernità, cioè il nostro sistema di cose attuale,  vuole il Regno senza il Re, la giustizia senza la santità, la vita eterna come diritto biologico e non come dono relazionale . Ed è proprio questo il cuore dell’inganno originario: “Sarete come Dio…...

Dalle radici dell’anima in Genesi… (Studio)

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 -di Renzo Ronca 20-6-25  (prosegue da:  https://ritornocristiano.blogspot.com/2025/06/principio-della-sofferenza-ragionamenti.html ) Genesi 2:7 Dio il SIGNORE formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente . L’affascinante meditazione sulla creazione in Genesi e sulla rivelazione degli ultimi tempi in Apocalisse non finirà mai finché esisterà l’uomo terreno. Impareremo con soddisfazione ad esplorare sempre di più le profondità e le altezze di questi contenuti. Perché Dio “ gli soffiò nelle narici un alito vitale” e non per esempio nella bocca? Nella cultura ebraica antica, le narici erano viste come il canale del respiro e della vita. Anche in altri testi biblici, il respiro che esce o entra dalle narici è associato alla vita o alla sua cessazione (cfr. Giobbe 27:3, Isaia 2:22). La bocca, invece, era considerata il canale della parola, della benedizione e della rivelazione. Attraverso la bocca si...

Principio della Sofferenza: Ragionamenti Cristiani sul Come e Perché

  -di Renzo Ronca 19-6-25   Il nostro modo di ragionare si fonda su princìpi sani e intuitivi: non dovrebbero esistere sofferenze, dolori, malattie, ingiustizie né la morte. Ogni volta che queste realtà si manifestano, cerchiamo di combatterle o eliminarle. Questo principio, forse, riflette l’intento originale di Dio nella creazione dell’uomo e della donna. Non sorprende, dunque, che sia inciso nel nostro senso morale e nel modo in cui percepiamo l’esistenza. Tuttavia, tendiamo a dimenticare che non viviamo più nel paradiso terrestre, dove tutto si svolgeva in maniera coerente e “buona”. In Genesi 1, infatti, si ripete frequentemente: “E Dio vide che era buono” (Genesi 1:4, 10, 12, ecc.). Questa visione amorevole e produttiva della bontà continua a risiedere, seppur in forma velata, nel cuore dell’uomo. Come afferma Ecclesiaste 3:11: “Egli ha fatto ogni cosa bella a suo tempo; ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell’eternità, sebbene l’uomo non possa comprender...